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giovedì 9 aprile 2009

Poveri scolari inglesi, li aspetta un futuro da mentecatti professionisti di Facebook

Il commento più appropriato è quello di chi ha ricordato che “la madre dei cretini è sempre incinta”. Soltanto che qui il pargolo pretende di diventare padre e di figlioli cretini potrebbe averne a milioni: tutti i giovani sudditi di Sua Maestà britannica. Il pargolo-padre è Sir Jim Rose, ex direttore dell’Office for Standards in Education – l’ex capo degli ispettori – che è stato incaricato di elaborare una riforma della scuola elementare che renda più flessibile l’insegnamento e riduca orari e materie, attualmente 13. È qualcosa di cui si parla molto anche da noi, sotto l’orrido nome di “essenzializzazione”. Il Sir ha “essenzializzato” le scuole elementari inglesi in sei materie: le prime quattro sono inglese, matematica, scienza e tecnologia, arte, e fin qui nulla di strano; poi viene “comprensione dell’ambiente, della società e dell’uomo” (“brevi cenni dell’universo”, avrebbe detto Giovanni Gentile), e poi “linguaggi e comunicazione”. Storia e geografia sono espulse a pedate, concedendo al più che venga fornita una panoramica generale al livello minimo, che consenta di «posizionare cronologicamente gli eventi» (quali?) e, al più, di approfondire due vicende della storia britannica a scelta dell’insegnante.
Il bello viene con “linguaggi e comunicazione”. Di cosa si tratti lo spiega il Sir: «I bambini lasceranno la scuola elementare ormai familiari col blogging, coi podcasts, con Wikipedia e Twitter intesi come fonti di informazione e forme di comunicazione. Dovranno risultare fluenti nella scrittura a mano come in quella a tastiera, e imparare la grammatica mentre imparano anche a usare un correttore grammaticale».
Insomma, riscriveranno Shakespeare in versione Bill Gates, individuando col correttore Microsoft i troppi errori grammaticali di quell’autore. Ricaveranno notizie attendibilissime da Wikipedia, per esempio che Benedetto XVI ha nuovamente condannato Galileo. Inflazioneranno il mestiere di dattilografo. Saranno maestri di podcast, Facebook e costruzione di blog, e navigheranno in Internet da mane a sera (cosa difficilissima, come ben si sa). Se andrà in porto un simile folle progetto la Gran Bretagna sarà popolata da legioni di piccoli mentecatti. E per l’associazione dei pedofili di Sua Maestà sarà una pacchia.
Mi limito a tre osservazioni.
Quando si straparla senza riflettere di riduzione di materie e orari occorrerebbe specificare a cosa ci si riferisce. Difatti, la tendenza attuale è deprecare l’eccesso di materie e volerle ridurre. Ma, guarda caso, sotto la mannaia cadono soltanto le discipline tradizionali come storia e geografia. Si moltiplicano invece le pseudomaterie sotto forma di “attività”: ceramica, danza, cucina, coro, ecc. Ora dall’Inghilterra s’avanzano altre strane materie come bloggologia pura e applicata e correzione grammaticale automatica.
È pura ipocrisia parlare di emergenza educativa – e deprecare il bullismo, che in Inghilterra dilaga – e poi educare i bambini a un simile “sistema di valori”. Cosa può uscirne fuori? Automi idioti che non sanno dove, quando e perché vivono e uccideranno la madre a tastierate se disturba il chat.
Infine, è allucinante che il Sir sia stato il capo degli ispettori di un paese rispettabile. Forse sarebbe ora di farla finita con la moda di affidare il sistema dell’istruzione ai cosiddetti “esperti scolastici”, tecnocrati tanto ignoranti e incolti quanto presuntuosi, come quell’ispettore francese di cui parlammo tempo fa, che incitava alla «lotta militante» per distruggere il sistema disciplinare. È giunto il momento di mettere alla porta questi signori allo stesso modo con cui furono scacciati i mercanti dal tempio.
(Tempi, 9 aprile 2009)

5 commenti:

Luigi Sammartino ha detto...

Quando lessi questa notizia sul sito di Repubblica ne rimasi molto scosso.
A me piacerebbe capire quale sia l'idea di "scuola" che si cela dietro certe decisioni. E in che prospettiva politica si è deciso di far tornare le masse ad un livello di ignoranza e di semianalfabetismo paragonabile a quello precedente la fine della seconda guerra mondiale.
Questo è, secondo me, un segnale inequivocabile di decadenza. L'unica speranza è che non si estenda al resto d'Europa.

Paolo Della Sala ha detto...

Notizia disastrosa, che fa il paio con quella sul Labour di Gordon Brown che -da orwelliano- già controlla ciò che si mangia, ma che ora vuol mandare tutti i sudditi di HM dal dottore.
Perché? Per controllare se i sudditi sono "obesi"... "Come se non fossimo capaci da soli di decidere se siamo troppo grassi e come se il nostro dottore non fosse in grado di dirci se ci ritiene a rischio, senza che il governo intervenga…", mi scrive Erica Scroppo Newbury da Londra.

Caroli ha detto...

È da un po' di tempo che ricaviamo notizie relative al Regno Unito che si possono sintetizzare sotto un solo titolo: "Allucinazione collettiva". Il tutto sarebbe ridicolo, se non fosse tragico. Perché, essendo un governo che commissiona e realizza queste castronerie, pretende anche di essere obbedito. Ed in genere i sudditi di HM the queen non sono famosi per posizioni originali.

Caroli ha detto...

Un flash: e se suggerissimo ai sudditi di HM di iscriversi alle scuole italiane? È Unione Europea, non dovrebbe essere difficile inserire scuole italiane in suolo britannico. Magari dopo la riforma Gelmini (e non dite che sono cattivo).

Gianfranco Massi ha detto...

Per taluni la Democrazia è un baraccone da fiera. Tutti possono parlare di tutto o proporre e - peggio - fare ciò che vogliono. Trovano anche il gioco del tiro a segno con pomodori fradici da tirare su grandi bersagli-personaggi, tanto è tutto gratis.
Figuriamoci in Inghilterra, una delle madri delle democrazie moderne.

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