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venerdì 18 settembre 2009

ROSH HA-SHANA'


Shana' Tova'

17 commenti:

Fabio Milito Pagliara ha detto...

Buon Anno!

RICCARDO SEGRE ha detto...

!שנה טובה

Riccardo

Morrigan ha detto...

Buon anno a lei, professore!
Cris

Paolo Pascucci ha detto...

Non stupisce poi che in certuni in giro per il mondo, in condizioni più prostranti delle nostre, le errate conclusioni inducano gesti inconsulti, se anche nei nostri pasciuti lidi c'è chi incapace di comprendere e contrapporre un ragionamento logico si affida alle minacce velate, poi mica tanto. La mia solidarietà a lei
(qualunque valore possa avere).
Bye

Anonimo ha detto...

Caro Giorgio, sono Pietro, il figlio di Roberto tuo cugino. Volevo solo farti sentire per quello che conta la mia vicinanza riguardo alle ultime spiacevoli vicende. evidentemente tanti secoli di storia non ci hanno ancora insegnato a non toccare la dignità umana.

un caro saluto

Pietro

Caroli ha detto...

Mi associo all'augurio.

Unknown ha detto...

Caro professore, lei ha scritto:"Così, il giorno che ho iniziato ad avere dei dubbi e ho chiesto di discutere,nella sezione universitaria cui appartenevo nessuno mi ha salutato più..."
La prego di non considerare un tentativo di intromissione nella sua vita privata questa richiesta: quali erano i suoi dubbi? in merito a cosa voleva sollevare una discussione? Lo ammetto, sono molto curiosa. Se non le costa rivelare di che si trattava (ammesso che si trattasse di un unica quetione, e non di molte), lo faccia. Le sarei grata.

Unknown ha detto...

vabbè ho capito grazie lo stesso

Giorgio Israel ha detto...

Non mi costa nulla, anche perché prima o poi racconterò tutta la mia esperienza.
Volevo sollevare una discussione su: 1) la democrazia interna che non c'era, 2) il legame mai definitivamente sciolto con l'Unione Sovietica, 3) la politica universitaria e, più in generale, culturale. Ho avanzato i miei dubbi al segretario della sezione universitaria ottenendo un silenzio totale e un gelo assoluto. Poi, nel 1982 sono definitivamente uscito dal PCI per un dissenso totale sulla politica mediorientale. Di questa ultima parte parlo diffusamente nel mio libro "La questione ebraica oggi".
Lei si è irritata perché non ho risposto subito, ma - "vabbé, ho capito, grazie lo stesso - non penso che abbia capito. In generale non sto sul blog continuamente, spesso lo trascuro per alcuni giorni per il lavoro. Quindi non è strano che risponda in ritardo. Questa settimana sono stato molto presente ma è stata molto speciale. Però oggi era il capodanno ebraico. Del resto questo il titolo del post. Non sono osservante ma a questa ricorrenza ci tengo. Un'occasione per staccare e riflettere come Kippur e Pesach. E non prevedevo neppure di aprire il computer alla fine della giornata. Perciò, non sia diffidente. Come vede, le ho risposto.

Unknown ha detto...

Non era irritazione!temevo una reazione del tipo "e a lei che importa scusi?" che peraltro avrei compreso. Grazie e auguri

Giorgio Israel ha detto...

Perfetto. Chiarito

Giorgio Israel ha detto...

Ringrazio i tanti che mi hanno scritto messaggi di solidarietà. È la cosa più importante e bella.
Poi c'è una zona nera e una grigia che non possono essere taciute.
I messaggi di minacce che continuano.
Quelli che dicono "sì, vabbé, ma sono sciocchezze". Vorrei vederli a ricevere messaggi del tipo "abbi pazienza, prima o poi la paghi" (conditi del solito antisemitismo) o avvertimenti in rete del tipo "se gli succede un guaio ne risponderà il governo".
Infine - e forse è il peggio - quelli che dicono "certo, è una cosa vergognosa, ma pure lui... c'era bisogno di fare da consulente a questo governo, collaborare alla riforma Gelmini?".
È un discorso schifoso che è stato già fatto in casi che conosciamo tutti molto bene. In questo paese sembra che non sia possibile contribuire a migliorare le cose in buona fede e in modo indipendente. Il mio modesto contributo - non alla "riforma Gelmini" ma soltanto a un progetto di formazione degli insegnanti - è stato fatto in tutta indipendenza. Può darsi che, alla fine della fiera, non mi riconosca più nel risultato, soprattutto se - come si dice in queste ore - si aggirano loschi personaggi a suggerire cambiamenti e a diffondere (falsissime) notizie che il progetto sarebbe in via di abbandono. Confido che non succederà ma questo è il clima da Borgia di questo paese.
Infine, qualcuno ha persino parlato di "consulenza d'oro". Ho fatto tutto questo lavoro in modo assolutamente gratuito, anzi senza nessun supporto di segreteria o di altro tipo, spendendo centinaia di euro sul mio cellulare personale e lasciando indietro la redazione di due libri.
Grazie ancora a tutti quelli che mi sono vicini con parole gentili perché è in circolazione tanta gentaglia da toglierti la voglia di fare qualsiasi cosa.

Elena ha detto...

Buon anno a lei, professore!
Per fortuna, questa gentaglia è una piccolissima minoranza. Tutte le persone civili d'Italia sono con lei. Coraggio e non molli!

clarys ha detto...

Gentile prof. Israel anch'io mi associo agli auguri di buon anno, benchè, non essendo di religione ebraica, posso ben poco carpirne il valore che,tuttavia, immagino non diverso da quello di qualsiasi religione. Colgo l'occasione per chiederle un consiglio bibliografico: Scholem "Le origini della Kabbala" EDB, 1990, come lei saprà sicuramente, è esaurito. Nella biblioteca universitaria a me più vicina (Catania) si dovrebbe trovare (eccetto fortuiti smarrimenti) solo l'ed. Il Mulino 1973, la cui trad. dal francese non so se è attendibile. Se non lo fosse, sarebbe meglio leggere l'opera in tedesco? Mi scuso anticipatamente se questa domanda risulta inopportuna al tema del blog.

Giorgio Israel ha detto...

Penso che una traduzione del Mulino sia attendibile. Altrimenti si può procurare quella in inglese o in francese e ovviamente quella tedesca se conosce bene la lingua. Valuti anche la lettura de Le grandi correnti della mistica ebraica (sempre di Scholem)

gelubra ha detto...

Caro Professore,
dell'intervista, come spesso mi capita con le cose che Lei scrive, io apprezzo molte cose come:
1) la critica al 3+2, tanto ostinatamente e sciaguratamente difesa da Berlinguer, abbacinato dai miti di malintesa modernità;
2) la critica alla retorica europeista e alla provincialissima esterofilia;
3) l'individuazione delle ragioni dello sfascio del sistema educativo riconducibili alla presenza asfissiante di un complesso politico-sindacale-burocratico e di una impostazione ideologica egiualitaristica;
4) la considerazione accorta della questione della valutazione, lontano da ogni mitologia scientista e astrattamente "quantitativa";
5)l'affidamento allo stato della ricerca di base.

Tuttavia, pur all'interno di un apprezzamento generale del tono dell'intervista e degli argomenti che Lei usa da tempo, forse mi permetto di dire che Lei sottostimi gli effetti perniciosi che la macchina centralistico-burocratica può produrre sulla gestione delle Riforme che Lei auspica. Insomma, l'Autonomia andrebbe riconsiderata perchè ha prodotto dei mostri didattici e delle superfetazioni o replicazioni burocratiche, ma io temo che un'impostazione rigidamente centralistica non risolva la questione.
Faccio solo un esempio.
La considerazione degli standard didattici ed educativi che Lei sostiene debba essere fatta dal Centro, con quanta oculatezza e specificità potrebbe essere condotta? Insomma, questo controllo non correrebbe il rischio di diventare l'ennesima occasione burocratica in cui un gruppo di presunti "esperti" si autolegittima in nome di un metasapere di cui essi non sono chiamati mai a rispondere?
Occorrerebbe un mix delle due cose, che peraltro in qualche passo dell'intervista Lei nemmeno esclude, quando dice che bisognerebbe procedere per gradi e concretamente a liberalizzare (la questione delle tasse, per esempio)

clarys ha detto...

Forse, potrei pensare che sono sulla 'buona' strada! Il titolo dell'opera l'ho tratto, infatti, dalla bibliografia del capitolo sulla Merkavà del libro che lei ha citato.
Grazie mille dei consigli.

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