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domenica 13 giugno 2010

Una lezione di giornalismo

Prima di continuare a discutere sulla vicenda della "flotilla", sarebbe bene guardare attentamente questo servizio della rete televisiva pubblica tedesca SWR.
Permette di capire quale oscena trappola sia stata architettata - una nave piena di islamisti e di neonazisti - in cui gli israeliani sono caduti ingenuamente, ma anche perché credevano ancora di potersi fidare delle relazioni con i loro omologhi (militari e servizi d'informazione) turchi e delle loro rassicurazioni.
Permette di capire che cosa sia un autentico giornalismo capace di condurre indagini con professionalità. 

http://www.youtube.com/watch?v=giVsCkY17ec

7 commenti:

Gianfranco Massi ha detto...

Tutto vero. Però una osservazione va fatta: il potere politico in Israele ha fatto qualche passo indietro rispetto ai capi storici del passato, anche più recente. Mentre la contrapposizione islamica sembra essere più articolata.

shlomit ha detto...

Magari sbaglio, ma c'è qualche organo d'informazione italiano (o straniero) che ha segnalato che l'embargo di Gaza non è solo Israeliano ma anche - sorpresa! - egiziano?

Andrea Viceré ha detto...

Caro Professore,

è in effetti un servizio che apre gli occhi sulla presenza di elementi molti distanti dal pacifismo e dai suoi metodi.
Quel che però continua a lasciarmi perplesso, e anche preoccupato, è il fatto che una simile infiltrazione sembra largamente prevedibile, data la dimensione della spedizione e il fatto che gli imbarchi sono avvenuti in diversi paesi.
Ad esempio, benché l'IHH non sia fra le organizzazioni considerate terroristiche, fa parte della Ittilaf al-Kheir, che è considerata dal Tesoro Americano una organizzazione finanziatrice del terrorismo.
Allora perché le forze speciali israeliane hanno effettuato l'abbordaggio in modo inadeguato a fronteggiare una eventuale reazione violenta?
A mio parere perché non avevano alternative; non potevano usare fin dall'inizio maggior forza, ad esempio lanciare una copertura di gas lacrimogeni, perché sarebbe stata denunciata come aggressione ingiustificata. E temo che i falsi pacifisti infiltrati fossero ben consci di questa mancanza di opzioni.
Ora, essere prevedibili può essere un bene, ad esempio quando serve ad affermare la propria risolutezza; ma in questo caso mi pare controproducente, viste le perdite di vite umane e il grave danno di immagine.
Non so come si esca da una situazione così difficile; di certo bisognerebbe strappare l'iniziativa ad Hamas.
Ad esempio raggiungendo un accordo con Fatah su Gerusalemme Est e la Cisgiordania; non sembra un obiettivo impossibile.

Cordialmente

Andrea Viceré

mike ha detto...

un commento sul fatto che l'abbordaggio e' avvenuto in acque internazionali e quindi si deve ringraziare dio che la turchia non si appella all'onu per un atto di pirateria?
Io sono un supporter di Israele, ho vissuto per 4 mesi in un kibbutz, ma gli israeliani stanno facendo di tutto per perdere il (purtroppo poco) consenso che hanno ancora a livello internazionale. e cadendo cosi grossolanamente in questa trappola hanno perso credibilita' e soprattutto potere deterrente !!!!

Guido ha detto...

in verità anche qui i media hanno giocato con la realtà, dal punto di vista del cosiddetto (e comunque controverso) diritto:
con un blocco navale in atto lo stato che lo attua può perquisire e fermare le navi anche in acque internazionali. E' scritto chiarissimo nell'ultimo paragrafo del capitolo:"governing laws".
"ogni nave può essere passibile di ispezione nel momento in cui si stabilisce che stia cercando di rompere il blocco. Questa ispezione può avvenire all'interno dell'area soggetta al blocco o in acque internazionali. Una nave neutrale deve obbedire alla richiesta di fermarsi per favorire l'ispezione da parte della nazione operante il blocco. Se la nave non si ferma può essere soggetta a cattura. Se le persone a bordo resistono alla cattura, possono essere attaccate".
http://en.wikipedia.org/wiki/Blockade#Types_of_blockade

A questo punto salgono parecchi dubbi sulla credibilità dei media; a me sembrava uno dei punti focali, possibile che non abbiano fatto nemmeno una ricercuccia di cinque minuti su wikipedia? o è la totale leggerezza e incompetenza, oppure la malafede. Delle due, l'una.

mike ha detto...

guido, questa e' una delle interpretazioni del diritto navale al riguardo
la pagina che hai citato e' MOLTO piu' variata di quanto non abbia deciso di tradurre tu, specie poi se guardi il link a "Legal assessments of the Gaza flotilla raid"
sempreche' wikipedia sia una fonte seria di informazione ... sulla versione danese ci ho letto che mussolini fu impiccato a piazza duomo ...

Anonimo ha detto...

Pare che i movimenti pacifisti occidentali siano una malezione per la pace! Il loro strabismo ideologico finora ha combinato solo guai.
Purtroppo in questa trappola mortale cadde anche un grande uomo come Bertrand Russell quando volle istituire insieme a Jean Paul Sartre un Tribunale (chiamato Russell appunto) che dichiarasse gli USA (per la guerra in Vietnam) responsabile di crimini di guerra.
E dire che da giovane visitando l'Unione Sovietica si era affrettato a scrivere un libro in cui denunciava la mancanza di libertà che vi regnava. Evidentemente le ragioni del comunista Sartre ebbero la meglio sulle convinzioni del liberale Russell. Capita anche ai grandi pensatori di prendere cantonate.

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