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lunedì 1 aprile 2013

Giacomo Leopardi

Amor d'Italia, o cari,
Amor di questa misera vi sproni,
Ver cui pietade è morta
In ogni petto omai, perciò che amari
Giorni dopo il seren dato n'ha il cielo.
Spirti v'aggiunga e vostra opra coroni
Misericordia, o figli,
E duolo e sdegno di cotanto affanno
Onde bagna costei le guance e il velo.
.....
Mira queste ruine
E le carte e le tele e i marmi e i templi;
Pensa qual terra premi; e se destarti
Non può la luce di cotanti esempli,
Che stai? levati e parti.
Non si conviene a sì corrotta usanza
Questa d'animi eccelsi altrice e scola;
Se di cordardi è stanza,
Meglio l'è rimaner vedova e sola.

2 commenti:

GiovaneDiLungoCorso ha detto...

Grazie!
In particolare non che questa citazione viene da un matematico (e non da un letterato!) il cui padre se non erro, non era di origine italiana.

Giorgio Israel ha detto...

Non era di origine italiana, ma prese la nazionalità, fece con grande impegno il servizio militare, e considerò una delle massime offese la lettera con cui, alla promulgazione delle leggi razziali, gli imposero la restituzione della tessera di ufficiale medico.

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