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E-BOOK

INCUBI POSTMODERNI E TIRANNIA DELLA TECNOSCIENZA di Giorgio Israel
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Questo libro sviluppa sia una critica della tecnoscienza contemporanea che delle ricette del postmodernismo. Al contempo denuncia due illusioni contrapposte e parimenti pericolose: l'idea di una gestione della società su basi puramente scientifiche e tecnocratiche e i tentativi di demolire dalle fondamenta la società per ricostruirla completamente, realizzando così una palingenesi sociale. Si tratta di tendenze che comportano i rischi complementari di una visione totalitaria e riduttiva della ragione e di alimentare atteggiamenti mistici e irrazionali.
Dopo aver analizzato il passaggio dall'ideologia del controllo a quella del disordine, che caratterizza la contemporaneità, si descrivono le principali tappe storiche del conflitto tra illuminismo e romanticismo, nei suoi vari aspetti, sia relativi alla visione della conoscenza, che a quello della gestione della società. Il volume propone un punto di vista che mira alla sintesi degli aspetti più validi di entrambe le concezioni, centrata sul recupero di una visione umanistica.





GIOBBE, PROMETEO IN GIUDEA di Saul Israel (a cura di Giorgio Israel)
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Questo saggio sviluppa un’analisi di uno dei libri più sconvolgenti dell’Antico Testamento, il Libro di Giobbe. L’autore presenta Giobbe come una sorta di “Prometeo ebraico”, che sfida Dio sulla questione morale, e sull’enigma del perché troppo spesso il male venga premiato e il bene punito. Una prima versione molto più breve fu pubblicata nel 1967 come articolo nella rivista Antaios diretta da Mircea Eliade ed Ernst Jünger. Questa versione molto più ricca e completa non è mai stata pubblicata. Da una lettera inviata all’autore nel 1970 dal noto studioso cattolico Arturo Carlo Jemolo: «Grazie di queste belle pagine su Giobbe, che costituisce la pagina più moderna e sconcertante della Bibbia. Giacché, a ben guardare, c’è il contrasto tra l’idea di una giustizia obiettiva, che la mente umana può ben cogliere e quella di una volontà imperscrutabile di Dio che è essa medesima giustizia, non essendocene altra, né superiore né estranea a questa. È possibile che in un periodo non remotissimo ci sia stata una corrente, che potremmo ben dire eretica che postulava che tutta la giustizia debba realizzarsi su questa terra, non essendoci un “al di là” dove si saldino i conti».




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The purpose of this collection of essays is to discuss some fundamental themes of the history of mathematizazion of biology, with special attention to population dynamics and the work of  Alfred J. Lotka and Vito Volterra. After a general introduction concerning the "troubled" history of the mathematization of "non physical" phenomena, in the second and the third essay the general concept of mathematical model is discussed and the first prototype of such a model – Van der Pol's model – is described.  The fourth essay offers a general view of the main historical trends of mathematization of biology. The two last essays are devoted to the works of Lotka and Volterra and to an evaluation of the scientific heritage of these works in contemporary mathematical biology. The book is completed by a bibliography.






– PER UNA MEDICINA UMANISTICA   di Giorgio Israel
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APOLOGIA DI UNA MEDICINA CHE CURI I MALATI COME PERSONE
A partire dall’Ottocento la medicina ha aderito al modello delle scienze fisico-matematiche “esatte” tanto che oggi si considera quasi degradante considerarla come un’“arte”. La tesi del libro è che, al contrario, la concezione della medicina come scienza “oggettiva” è gravemente riduttiva. La medicina ruota attorno a qualcosa che non esiste nelle scienze esatte: la pratica clinica. L’analisi storica ed epistemologica mostra la natura specifica dei concetti di normalità e di patologia e la loro irriducibilità ad un approccio oggettivistico. Una medicina puramente scientifica rischia di sostituire l’idea di “cura” con quella di “riparazione”. Restringendosi a un approccio meramente analitico in cui la clinica non ha più alcun ruolo, il medico rischia di non ascoltare più il paziente e la sua richiesta di soccorso e di trattarlo come una macchina guasta. Se una medicina ispirata a valori umanistici non deve assoggettarsi ai precetti di un oggettivismo di tipo fisico-matematico, ancor meno deve assoggettarsi al paradigma pan-genetico in cui la patologia è ridotta a un “errore” di programmazione dell’organismo.





– IL BOURBAKISMO   di Giorgio Israel
Saggio sull'ideologia di una delle ultime scuole scientifiche con un'antologia di testi
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Negli anni Quaranta del secolo scorso un gruppo di giovani matematici francesi si raccolse sotto lo pseudonimo di Nicolas Bourbaki con l'obbiettivo di iniziare la redazione di un monumentale trattato che avrebbe dovuto rappresentare per la matematica moderna quel che erano stati gli Elementi di Euclide per la matematica greca. L'idea di fondo era di ripensare i fondamenti della matematica a partire dal concetto di struttura che avrebbe dovuto eliminare la classica suddivisione in materie (geometria, aritmetica, algebra) a favore delle strutture fondamentali – algebriche, di ordine, topologiche – che costituirebbero i mattoni della matematica, alla luce della visione assiomatica. L'esperienza bourbakista – una delle ultime “scuole” scientifiche – durò una quarantina di anni, lasciando tracce di gran rilievo. Questo libro propone un saggio che analizza dal punto di vista storico e concettuale la visione bourbakista e gli influssi che il bourbakismo ha avuto sulla ricerca e sull'insegnamento della matematica e sulla sua immagine nella cultura.
Al saggio segue una raccolta antologica di scritti bourbakisti (in traduzione) tra i più significativi e, per lo più, difficilmente accessibili. I brani sono corredati di note e il libro contiene un'esauriente bibliografia.
INDICE: Introduzione. Saggio introduttivo: “Del bourbakismo, o dell'ideologia forte di una delle ultime scuole scientifiche”. Antologia di brani di Nicolas Bourbaki, Henri Cartan, Jean Dieudonné, André Weil. Bibliografia. Note.






Questo libro contiene il testo integrale di una conversazione avuta da Giorgio Israel con il celebre matematico René Thom avvenuta nella primavera del 1989 e mai pubblicata, se non in una versione molto ridotta nella rivista Prometeo. Il spunto era dato dalla pubblicazione del libro Essai de sémiophysique (1988) che si proponeva di correlare la teoria aristotelica delle forme con la teoria delle catastrofi. La spontaneità della conversazione fornisce un contributo significativo all'approfondimento del pensiero di Thom. I temi trattati furono numerosi e ancor oggi di grande attualità: il valore del determinismo, i limiti del metodo sperimentale, i limiti del riduzionismo, le teorie del caos. Il testo è presentato in una trascrizione fedele della registrazione originale, in traduzione italiana ed è accompagnato da un'introduzione nelle due lingue e da note, il tutto a cura di Giorgio Israel. È riprodotta una lettera di Thom che approva la trascrizione.

Ce livre contient le texte intégral d'un entretien de Giorgio Israel avec le célèbre mathématicien René Thom qui eut lieu en printemps 1989. Ce texte n'a jamais été publié en version intégrale: seulement une synthèse fut publiée en italien dans la revue Prometeo. Le point de départ était une discussion des contenus du livre Essai de sémiophysique (1988) qui visait à établir une relation entre la théorie aristotélicienne des formes et la théorie des catastrophes. La spontanéité de l'entretien permet d'apprécier directement plusieurs aspects de la pensée de Thom. Les thèmes furent nombreux et de grande importance et actualité encore aujourd'hui: la valeur du déterminisme, les limites de la méthode expérimentale, les limites du réductionnisme, les théories du chaos. Le livre contient la transcription fidèle de la registration en français, la traduction en italien, une introduction en français et en italien, et des notes par Giorgio Israel. A la fin du volume on trouve la reproduction d'une lettre de Thom qui approuve la transcription.



Una favola per ragazzi (e per grandi...)



Saul Israel (1897-1981) fu un medico e biologo, la cui carriera scientifica fu stroncata dalle leggi razziali del 1938 e che consacrò molto del suo tempo a scrivere romanzi, in gran parte pubblicati dopo la morte: La leggenda del figlio del Re Horkham (Adelphi, 1987), Con le radici in cielo (Marietti, 2007), La scoperta della terra (Marietti, 2012). Scrisse anche numerosi saggi storico-religiosi tra cui Giobbe, Prometeo in Giudea (e-book Amazon-Kindle). Questa è una favola per ragazzi in cui si manifesta ancora una volta la inesauribile fantasia dell’autore, la sua verve ironica e si sviluppano in tono garbato riflessioni e allusioni che ne rendono la lettura attraente anche per un adulto. Fragoletta e Limoncina sono due bambine protette dal dottor Bucavene, medico di corte dell’orco Barbarone, re della Tripudiana. La crudele regina dell’oscurità Cornacchiona tesse una tela infame per rapirle e così colpire i suoi nemici Bucavene e Barbarone. La vicenda si svolge in uno scenario naturale in cui sono protagonisti animali, piante, orchi e befane e ha un crescendo impetuoso che culmina nel finale che lasciamo scoprire al lettore.



Riflessioni su un disastro educativo e culturale e un campionario di malascienza

Il volume collega la crisi della cultura scientifica a un disastro educativo che sta sgretolando le fondamenta delle strutture dell’istruzione. Sotto l'influsso di teorie pedagogico-didattiche sedicenti progressiste la scuola si sta trasformando da luogo di formazione e di cultura in un laboratorio di metodologia dell'autoapprendimento. Come ha scritto Jean François Revel, «la decadenza dell'insegnamento da trent'anni è conseguenza di una scelta deliberata secondo la quale la scuola non deve avere come funzione la trasmissione della conoscenza».
Il libro è concentrato sul caso italiano ma molte delle riflessioni sviluppate hanno valore più generale e mettono in luce un processo più generale, che è espressione di una crisi della cultura occidentale in alcuni dei suoi nodi nevralgici: la cultura scientifica, la scienza e il suo insegnamento.
Questo libro è stato pubblicato per la prima volta nel 2008 per i tipi di Lindau ed ebbe il Premio Capalbio 2008. Ora viene riproposto in una versione leggermente aggiornata e con l’aggiunta di una selezione di venti scritti riguardanti tutti i temi del libro visti alla luce delle prospettive recenti.



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