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mercoledì 15 giugno 2011

I falsi miti che hanno oscurato il cervello dei nostri "piccoli" matematici

5 commenti:

Gianfranco Massi ha detto...

Chissà quando si potrà porre fine a tutto questo psicologismo insensato che purtroppo ha trovato porte spalancate nelle istituzioni scolastiche. Non basta una laurea in psicologia per disquisire su insegnamento e pedagogia. Invece vengono attribuite a bambini normali disfunzioni di apprendimento rarissime, senza avere la preparazione culturale per individuare l’errore insito nel metodo didattico.

GiovaneDiLungoCorso ha detto...

Articolo molto interessante.
Colgo l'occasione per chiedere un'informazione.
Verso la fini degli anni 80, per ragioni di lavoro, girai l'allora URSS. In tutti i banchetti dei mercati, e spesso anche nei negozi, vedevo degli abachi che i venditori maneggiavano con rapidità e gli acquirenti penso che concordavassero sui risultati raggiunti. Rimasi in osservazione, ma non riuscii scoprire a posteriori l'algoritmo. Non ho più approfondito l'argomento e non so se oggi, con la diffusione dei microchip la cultura dell'abaco è ancora diffusa da quelle parti. Se lei conoscesse qualche testo (in italiano o in inglese) che spiega il funzionamento, sarei grato che lo segnalasse.

Daniela ha detto...

http://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%A1%D1%87%D1%91%D1%82%D1%8B

Lo so che è in russo ma c'è la foto che conferma che è un abaco decimale.
Ormai le calcolatrici sono ovunque ma qualche ambulante lo usa ancora.

C'è un libro che discute gli algoritmi moltiplicativi di varie tipologie di abaci (decimale, cinese, giapponese..), però non saprei dove ripescarlo. Mi pare sia una Storia dell'Informatica, ma non ricordo maggiori dettagli.

Daniela ha detto...

GiovaneDiLungoCorso: ricevo e trasmetto :)
http://aldoaldoz.blogspot.com/2010/07/moltiplicazione.html

alfio ha detto...

Comunque la voce di wikipedia c'è anche in inglese e francese, a sinistra dello schermo.

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