Scrive un ammiratore di Odifreddi in un gruppo di suoi fans:
"E' mia opinione che Odifreddi mi sembra abbia una statura paragonabile a Kant se non fosse che mi lascia un po' perplesso in campo ontologico-metafisico".
Capisco (si fa per dire)! Vorrei apertamente confessare a questo signore di non essere affatto sorpreso di fronte all' ammissione della sua perplessità "in campo ontologico-metafisico". Sarei pronto a scommettere che questo fan del Matematico Incompetente resti perplesso spesso e volentieri di fronte a un certo livello di filosofia (e forse anche di grammatica)! Ritengo molto più probabile che chi paragoni Kant a Odifreddi non abbia in realtà capito un' acca del primo piuttosto che del secondo, ma la mia opinione non conta. Che dire? Mi sembra un esempio emblematico della tuttologia di cui sono impregnati gli Odifreddi boys. Non riuscirò mai a capire in toto cosa possa conferire ad una persona tanta presunzione intellettuale da farle pretendere di poter discutere con competenza qualunque argomento di qualunque genere su un blog. Ma certo, in fondo i libri del Matematico Inadempiente sono enciclopedie iperconcentrate, veri e propri viatici per condurre un' esistenza all' insegna della razionalità e della democrazia (ma sì!). Come abbia fatto Odifreddi a raggiungere un livello di cultura tale da poter capire qualcosa in tutti i campi su cui abbia avuto la pretesa di essere competente (matematica, scienza, letteratura, storia, filosofia, religione, persino lo studio storico/filologico delle Sacre Scritture) resta un mistero. Si vanta tanto di fare una buona divulgazione matematica, ma nei suoi libri c' è n' è davvero poca e per di più continuamente annacquata da un’ assillante propaganda anticapitalista e antireligiosa. Quando non da clamorose sciocchezze che non mi sarei mai aspettato da una persona istruita, come la proposta di introdurre nelle scuole un 'ora di (testuali parole) "educazione energetica" (almeno avesse detto di fisica; alla faccia dell’ esperto di scienza) per istruire i bambini sul non lasciare televisore e computer in stand-by per salvare il pianeta. Ma, si badi, è solo una delle colossali castronerie che ho trovato sui suoi libri.
L'accenno a Kant e l'uso degli aggettivi ontologico e metafisico fa pensare che questo fan di Odifreddi abbia frequentato almeno fino alla penultima classe di un liceo. E' questo che rattrista e sconcerta più della grammatica dipietresca.
"E' mia opinione che Odifreddi mi sembra abbia una statura paragonabile a Riemann se non fosse che mi lascia un po' perplesso in campo logico-aritmetico".
“E' mia opinione che” chi ha scritto questo glorioso giudizio “mi sembra” abbia problemi con la lingua italiana. “E' mia opinione che mi sembra” :-) Mi ero preoccupato, perché, ad una prima, distratta lettura, avevo capito che la statura di Odifreddi venisse paragonata a quella di Kant, con qualche riserva, però, sulla formazione (“in campo”) ontologico-metafisica di Odifreddi. Mi ero preoccupato. Rileggendo, ho capito che la riserva “in campo” ontologico-metafisico è nei confronti di Kant. :-)
Che dire? tempo fa Adriano Sofri ha scritto sul Foglio che il Dio in cui lui non crede non è cosí fesso come quello in cui non crede Odifreddi. Può darsi che il Kant in cui crede questo signore sia abbastanza fesso da somigliare ad Odifreddi.
ontologico-metafisico"... premesso che questa coppia abbraccia in poche lettere una percentuale non indifferente del pensiero filosofico tutto, rivolgerei al nostro esperto l'invito a non sprecare certe parole in questo modo. saluti.
Non so molto nè di ontologia nè di metafisica, e sinceramente non so nemmeno se considerare il post dello sprovveduto lettore più come un incredibile complimento nei confronti di Odifreddi che come un incredibile insulto nei confronti di Kant...
Esatto Junco! Le riserve sono proprio nei confronti di Kant.
Ecco l'intervento completo del fan di Odifreddi dal gruppo "Piergiorgio Odifreddi appreciation society" su Facebook, quando l'ho trovato non potevo crederci! Fatevi quattro risate ;-)
--- Mi sembra d'obbligo ringraziare Odifreddi per l'apertura mentale che mostra di avere nelle sue pubblicazioni e che riesce a trasmettere ai lettori compreso me stesso. Non passa quasi giorno che sfogli almeno uno dei suoi testi.
Gradirei ricordare che Immanuel Kant (1724-1804) nel 1770 ebbe la cattedra in logica e metafisica presso l'università di Konisberg (oggi chiamata Kaliningrad) un po' come Odifreddi ha insegnato logica matematica all'università di Torino.
E' mia opinione che Odifreddi mi sembra abbia una statura paragonabile a Kant se non fosse che mi lascia un po' perplesso in campo ontologico-metafisico .
L'eccessivo razionalismo, la ricerca di coerenza universale che era tipica anche di Hegel (1770-1831) che intendeva completare la visione universale di Kant gli valsero a quest'ultimo critiche non proprio positive da parte di Kierkeegard (1813-1855), Nietzsche (1844-1900), Schopenhauer (1788-1860) e Carl Jung (1875-1961).
Quest'ultimo, essendo psichiatra, si sbilanciò nei confronti di Hegel in maniera da diagnosticargli una certa patologia che non mi sento di riportare.
Dall'intestazione dell'articolo wikipedia in italiano su Friedrich Hegel riporto:
"Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale." (Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto (Prefazione), Laterza, Bari, 1954, pag.15.)
Purtroppo devo dissentire. Si dovrebbe piuttosto dire che gran parte di ciò che è razionale è reale ma non tutto ciò che è reale è razionale.
Uno tra i tanti esempi? La materia e l'energia oscura dell'universo che sembrano "occupare" il 96% di ciò che osserviamo.
Il che non mi sembra poco per un mistero che sembra attualmente insondabile. --- (Intervento tratto dal gruppo facebook "Piergiorgio Odifreddi appreciation society"
Odifreddi l' ho sempre associato a un Capaneo dantesco in miniatura, un fermacarte figurante la torre Eiffel. Mi piace questa battuta di quel suo ammiratore, ben costruita. Quell' iperbole detta e subito eufemisticamente smentita è un piccolo capolavoro di retorica.
Scrive Alessandro Marinelli: "...persino lo studio storico/filologico delle Sacre Scritture". Forse qualcuno non sa che il prof. Odifreddi ha studiato in seminario. Non ringrazieremo mai abbastanza Domeneddio che il sullodato non sia diventato prete.
hybridslinky, io scherzavo, invece è vero! C'è più arroganza tra cielo e terra di quanta non ne possa evocare in sogno un esercito di stupratori.
Grazie, comunque, per aver postato il testo nella sua interezza, che ci ha dato modo di apprezzare, insieme alla padronanza del linguaggio, anche la complessità dei riferimenti, la correttezza filologica, l'ampiezza di vedute e la molteplicità delle letture che sostanziano l'intervento. Il testo è zeppo di perle che ne adornano l'intelligenza speculativa. Da Jung che si sbilancia, in quanto psichiatra, fino alla confutazione decisiva di tutto l'impianto sistematico hegeliano, di quel minchione di Hegel. Che non tutto ciò che è reale sia pure razionale, è un pensiero “abissale”, quanto quello dell'”eterno ritorno”. Lo metterò in cornice sulla mia scrivania, quale traccia sensibile di una svolta epocale, meglio di quella di Heidegger, a cui come post-moderni dovremo adeguarci.
Comunque, da giocatore di biliardo, sono abituato a queste illuminazioni. Nelle pause di una partita, anni fa, un giocatore sindacalista sentenziò che “Dante era fascista”. Trascorsi una notte insonne a domandarmi, amleticamente, se, di conseguenza, fosse possibile affermare che tutti i fascisti siano stati danteschi. Ne dedussi, all'alba, che, no, non era possibile.
Confesso che questo commento sul blog dell'inesorabile Odifreddi vorrei averlo scritto io! Sai l'allegria di Odifreddi se, adesso che tutti ne sghignazzano, finalmente se lo legge! Non posso credere che sia addirittura così fesso da averlo prima letto e poi pubblicato! Egregio Professor Israel - mi raccomando - il filtro sui commenti sia sempre ben attivo e vigile, sennò potrebbe ricevere pure Lei insieme con il suo blog una bella badilata di ridicolo.
Quel signore fa bene a parlare finché c'è qualcuno che lo ascolta. Scusate, quanti ascoltatori ha? Qualcuno lo ha definito "matematico irriverente"; io userei un altro participio presente, ma non starebbe bene, non sarebbe educato...
Stimato professor Israel le chiedo se possibile di indicarmi ove reperire le sei, densissime pagine di critica odifreddiana redatte da Giancarlo Giardina. Il mio interesse nella lettura del pezzo è pari solo all'infruttuosità delle mie ricerche dello stesso. Grazie
Scrive Alessandro Marinelli: "...persino lo studio downloadstorico/filologico delle Sacre Scritture". Forse qualcuno non sa che il prof. Odifreddi ha studiato in seminario. Non ringrazieremo mai abbastanza Domeneddio che il sullodato non sia diventato prete.
Odifreddi ha frequentato soltanto la quinta elementare e le scuole medie in seminario (come risulta da wikipedia alla voce Piergiorgio Odifreddi, che egli stesso ha contribuito a scrivere). Non credo che alle scuole medie in seminario facciano studiare filologia, esegesi e teologia.
Approfitto comunque dell'occasione per chiedere ancora al Prof. Israel di rendere disponibile su questo blog l'articolo di Giancarlo Giardina, che molte persone ricercano inutilmente (vedere i suggerimenti di ricerca di Google).
23 commenti:
Come dire che puoi trovare barzellette dove meno te le aspetti.
Capisco (si fa per dire)! Vorrei apertamente confessare a questo signore di non essere affatto sorpreso di fronte all' ammissione della sua perplessità "in campo ontologico-metafisico". Sarei pronto a scommettere che questo fan del Matematico Incompetente resti perplesso spesso e volentieri di fronte a un certo livello di filosofia (e forse anche di grammatica)! Ritengo molto più probabile che chi paragoni Kant a Odifreddi non abbia in realtà capito un' acca del primo piuttosto che del secondo, ma la mia opinione non conta. Che dire? Mi sembra un esempio emblematico della tuttologia di cui sono impregnati gli Odifreddi boys. Non riuscirò mai a capire in toto cosa possa conferire ad una persona tanta presunzione intellettuale da farle pretendere di poter discutere con competenza qualunque argomento di qualunque genere su un blog. Ma certo, in fondo i libri del Matematico Inadempiente sono enciclopedie iperconcentrate, veri e propri viatici per condurre un' esistenza all' insegna della razionalità e della democrazia (ma sì!). Come abbia fatto Odifreddi a raggiungere un livello di cultura tale da poter capire qualcosa in tutti i campi su cui abbia avuto la pretesa di essere competente (matematica, scienza, letteratura, storia, filosofia, religione, persino lo studio storico/filologico delle Sacre Scritture) resta un mistero. Si vanta tanto di fare una buona divulgazione matematica, ma nei suoi libri c' è n' è davvero poca e per di più continuamente annacquata da un’ assillante propaganda anticapitalista e antireligiosa. Quando non da clamorose sciocchezze che non mi sarei mai aspettato da una persona istruita, come la proposta di introdurre nelle scuole un 'ora di (testuali parole) "educazione energetica" (almeno avesse detto di fisica; alla faccia dell’ esperto di scienza) per istruire i bambini sul non lasciare televisore e computer in stand-by per salvare il pianeta. Ma, si badi, è solo una delle colossali castronerie che ho trovato sui suoi libri.
L'accenno a Kant e l'uso degli aggettivi ontologico e metafisico fa pensare che questo fan di Odifreddi abbia frequentato almeno fino alla penultima classe di un liceo. E' questo che rattrista e sconcerta più della grammatica dipietresca.
"E' mia opinione che Odifreddi mi sembra abbia una statura paragonabile a Riemann se non fosse che mi lascia un po' perplesso in campo logico-aritmetico".
... e vabbe' Prof., ma Lei ci provoca! :)
“E' mia opinione che” chi ha scritto questo glorioso giudizio “mi sembra” abbia problemi con la lingua italiana. “E' mia opinione che mi sembra” :-)
Mi ero preoccupato, perché, ad una prima, distratta lettura, avevo capito che la statura di Odifreddi venisse paragonata a quella di Kant, con qualche riserva, però, sulla formazione (“in campo”) ontologico-metafisica di Odifreddi. Mi ero preoccupato. Rileggendo, ho capito che la riserva “in campo” ontologico-metafisico è nei confronti di Kant. :-)
Che dire? tempo fa Adriano Sofri ha scritto sul Foglio che il Dio in cui lui non crede non è cosí fesso come quello in cui non crede Odifreddi. Può darsi che il Kant in cui crede questo signore sia abbastanza fesso da somigliare ad Odifreddi.
ontologico-metafisico"...
premesso che questa coppia abbraccia in poche lettere una percentuale non indifferente del pensiero filosofico tutto, rivolgerei al nostro esperto l'invito a non sprecare certe parole in questo modo.
saluti.
Non so molto nè di ontologia nè di metafisica, e sinceramente non so nemmeno se considerare il post dello sprovveduto lettore più come un incredibile complimento nei confronti di Odifreddi che come un incredibile insulto nei confronti di Kant...
Esatto Junco! Le riserve sono proprio nei confronti di Kant.
Ecco l'intervento completo del fan di Odifreddi dal gruppo "Piergiorgio Odifreddi appreciation society" su Facebook, quando l'ho trovato non potevo crederci! Fatevi quattro risate ;-)
--- Mi sembra d'obbligo ringraziare Odifreddi per l'apertura mentale che mostra di avere nelle sue pubblicazioni e che riesce a trasmettere ai lettori compreso me stesso.
Non passa quasi giorno che sfogli almeno uno dei suoi testi.
Gradirei ricordare che Immanuel Kant (1724-1804) nel 1770 ebbe la cattedra in logica e metafisica presso l'università di Konisberg (oggi chiamata Kaliningrad) un po' come Odifreddi ha insegnato logica matematica all'università di Torino.
E' mia opinione che Odifreddi mi sembra abbia una statura paragonabile a Kant se non fosse che mi lascia un po' perplesso in campo ontologico-metafisico .
L'eccessivo razionalismo, la ricerca di coerenza universale che era tipica anche di Hegel (1770-1831) che intendeva completare la visione universale di Kant gli valsero a quest'ultimo critiche non proprio positive da parte di Kierkeegard (1813-1855), Nietzsche (1844-1900), Schopenhauer (1788-1860) e Carl Jung (1875-1961).
Quest'ultimo, essendo psichiatra, si sbilanciò nei confronti di Hegel in maniera da diagnosticargli una certa patologia che non mi sento di riportare.
Dall'intestazione dell'articolo wikipedia in italiano su Friedrich Hegel riporto:
"Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale."
(Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto (Prefazione), Laterza, Bari, 1954, pag.15.)
Purtroppo devo dissentire.
Si dovrebbe piuttosto dire che gran parte di ciò che è razionale è reale ma non tutto ciò che è reale è razionale.
Uno tra i tanti esempi?
La materia e l'energia oscura dell'universo che sembrano "occupare" il 96% di ciò che osserviamo.
Il che non mi sembra poco per un mistero che sembra attualmente insondabile. --- (Intervento tratto dal gruppo facebook "Piergiorgio Odifreddi appreciation society"
...forse intendeva la statura fisica..
Odifreddi l' ho sempre associato a un Capaneo dantesco in miniatura, un fermacarte figurante la torre Eiffel.
Mi piace questa battuta di quel suo ammiratore, ben costruita. Quell' iperbole detta e subito eufemisticamente smentita è un piccolo capolavoro di retorica.
Comunque, secondo me Kant non ha niente di cui preoccuparsi, Odifreddi sì.
Scrive Alessandro Marinelli: "...persino lo studio storico/filologico delle Sacre Scritture". Forse qualcuno non sa che il prof. Odifreddi ha studiato in seminario. Non ringrazieremo mai abbastanza Domeneddio che il sullodato non sia diventato prete.
hybridslinky,
io scherzavo, invece è vero!
C'è più arroganza tra cielo e terra di quanta non ne possa evocare in sogno un esercito di stupratori.
Grazie, comunque, per aver postato il testo nella sua interezza, che ci ha dato modo di apprezzare, insieme alla padronanza del linguaggio, anche la complessità dei riferimenti, la correttezza filologica, l'ampiezza di vedute e la molteplicità delle letture che sostanziano l'intervento.
Il testo è zeppo di perle che ne adornano l'intelligenza speculativa. Da Jung che si sbilancia, in quanto psichiatra, fino alla confutazione decisiva di tutto l'impianto sistematico hegeliano, di quel minchione di Hegel. Che non tutto ciò che è reale sia pure razionale, è un pensiero “abissale”, quanto quello dell'”eterno ritorno”. Lo metterò in cornice sulla mia scrivania, quale traccia sensibile di una svolta epocale, meglio di quella di Heidegger, a cui come post-moderni dovremo adeguarci.
Comunque, da giocatore di biliardo, sono abituato a queste illuminazioni. Nelle pause di una partita, anni fa, un giocatore sindacalista sentenziò che “Dante era fascista”.
Trascorsi una notte insonne a domandarmi, amleticamente, se, di conseguenza, fosse possibile affermare che tutti i fascisti siano stati danteschi. Ne dedussi, all'alba, che, no, non era possibile.
Confesso che questo commento sul blog dell'inesorabile Odifreddi vorrei averlo scritto io!
Sai l'allegria di Odifreddi se, adesso che tutti ne sghignazzano, finalmente se lo legge! Non posso credere che sia addirittura così fesso da averlo prima letto e poi pubblicato!
Egregio Professor Israel - mi raccomando - il filtro sui commenti sia sempre ben attivo e vigile, sennò potrebbe ricevere pure Lei insieme con il suo blog una bella badilata di ridicolo.
Quel signore fa bene a parlare finché c'è qualcuno che lo ascolta. Scusate, quanti ascoltatori ha? Qualcuno lo ha definito "matematico irriverente"; io userei un altro participio presente, ma non starebbe bene, non sarebbe educato...
Non sapevo che Kant fosse un nano (culturalmente, dico)...
Stimato professor Israel
le chiedo se possibile di indicarmi ove reperire le sei, densissime pagine di critica odifreddiana redatte da Giancarlo Giardina. Il mio interesse nella lettura del pezzo è pari solo all'infruttuosità delle mie ricerche dello stesso.
Grazie
Purtroppo il pezzo non è in formato informatico e quindi dovrei farne uno scanner. Quando mi sarà possibile lo farò
La ringrazio, quando avrà pronto il pezzo le chiedo di avvisarmi rispondendo a questo stesso post, così potrò mandarle il mio indirizzo mail.
Nel caso in cui lo digitalizzasse, non sarebbe il caso di renderlo disponibile per tutti? Anche io vorrei leggerlo.
Grazie
Scrive Alessandro Marinelli: "...persino lo studio downloadstorico/filologico delle Sacre Scritture". Forse qualcuno non sa che il prof. Odifreddi ha studiato in seminario. Non ringrazieremo mai abbastanza Domeneddio che il sullodato non sia diventato prete.
Odifreddi ha frequentato soltanto la quinta elementare e le scuole medie in seminario (come risulta da wikipedia alla voce Piergiorgio Odifreddi, che egli stesso ha contribuito a scrivere). Non credo che alle scuole medie in seminario facciano studiare filologia, esegesi e teologia.
Approfitto comunque dell'occasione per chiedere ancora al Prof. Israel di rendere disponibile su questo blog l'articolo di Giancarlo Giardina, che molte persone ricercano inutilmente (vedere i suggerimenti di ricerca di Google).
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