lunedì 8 luglio 2013

IL NEW DEAL ANVURIANO

MA L'ANVUR NON AVEVA LA "MISSION" DI INTRODURRE VALUTAZIONI OGGETTIVE, DI POR FINE AI CONCORSI TRUCCATI, DI SGOMINARE LE CONSORTERIE ACCADEMICHE, I TRUCCHI, ECC. ECC. ?
ED ECCO COSA SUCCEDE NELL'ABILITAZIONE "OGGETTIVA":
UN MEMBRO DI COMMISSIONE CHE TAROCCA IL SUO CURRICULUM.
HA BEN RAGIONE GIANANTONIO STELLA: NON SARA' UN REATO (BAH...), MA VI FARESTE MAI GIUDICARE DA UNO COSI'?
http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=211OO3&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

6 commenti:

mac67 ha detto...

Niente di nuovo sotto il sole, purtroppo. Non capisco comunque che cosa c'entri l'Anvur.

Associazione Milanese Pro Israele ha detto...

Siamo in un paese dove i ministri creano migliaia di esodati per "errore di calcolo" senza neanche chiedere scusa; altri invece fanno gli indulti esclamando: "non credevo ne uscissero così tanti!". Dobbiamo forse meravigliarci?
Del resto abbiamo depenalizzato il falso in bilancio, possiamo truccare un bilancio di un'azienda, che sarà mai un curriculum...

Giorgio Israel ha detto...

L'Anvur c'entra eccome. Chiamata in causa - dato che ad essa spetta il controllo sui requisiti dei commissari, altrimenti che ci stanno a fare? – ha accertato la fondatezza delle accuse ma ha sostenuto che affermazioni mendaci nel CV non costituiscono atto di rilievo né penale né amministrativo. Il che forse è anche vero (a riprova della follia del sistema: dovrebbe essere considerato un falso in atto pubblico) ma è altrettanto evidente, come bene dice Stella, che si tratta di una scorrettezza allucinante sul piano etico. Ed è su questa base che il Miur ha emesso un decreto direttoriale che ha consentito a Sindoni di sostituire il CV falso.

mac67 ha detto...

Chiedo scusa, non riesco ad aprire il documento linkato e il mio messaggio si basava esclusivamente sul breve messaggio del blog.

Quindi mentire nel CV è lecito? Interessante. Forse è il caso di fare un ritocchino al mio. Per quanto, in Italia è l'ultima cosa che conta.

Unknown ha detto...

Il personaggio in questione si sarebbe dovuto dimettere senza attendere decreti ad hoc. Ma se avesse avuto questa sensibilità non avrebbe taroccato il curriculum.

Roberto Buffagni ha detto...

Sintesi: basta che non tarocchi la raccomandazione, sul CV scrivi un po' quel che ti pare, tanto chi lo legge?