Davvero, se non si vede questo video non ci si crede. Son quasi cascato dalla seggiola. Meravigliosa la distinzione fra la vecchia scuola (iiiihh!) dove s'imparavano le idee degli altri (buuh!) ma ora finalmente si ragionerà con le nostre teste (Chi l'avrebbe mai sognato! Ma che davero?)... Io insisto: per me gli danno retta perchè ha promesso risultati "misurabili", positivi e soprattutto veloci. Ah, da una frase arguisco che lo pensa anche lei... Un'osservazione minore: afferma che l'efficacia dell'insegnamento non dipende dalla grandezza di una classe...come sanno bene i docenti che si ritrovano 32 ragazzi anzichè 20... Poi ci ho riflettuto. Forse Abravanel nell'intervista confonde la realtà con i suoi desideri, si crede già in USA con le Charter Schools e i choice program...quel sistema insomma che funziona a base di voucher. Ma prima ha detto che la scuola privata bisogna pagarsela da sè...mi sa quindi che fa proprio riferimento a una scuola convenzionata, come la sanità.
Junco, infatti ha l'aria di grammatica non-trasmissiva. Di sicuro è roba sua.
Non posso credere che un consulente del ministero dell'istruzione non sappia che le scuole pubbliche sono gratuite! Credo che veda bene Nautilus, anzi di più, l'inclito Abravanel sta per me proprio anticipando le mosse future; una volta introdotti i voucher, il passo successivo secondo logica è giusto quello di tagliare i fondi alle scuole pubbliche in eguale (o maggior) misura, incoraggiando i presidi ad andare a caccia di iscritti per far quadrare il bilancio, in concorrenza con le private. Stiamo assistendo allo sviluppo di una strategia coerente, in linea con l'aziendalismo imperante, compatibile con un po' di federalismo elettorale, e forse persino "bipartisan". E' proprio vero che il sonno della ragione genera mostri, e con l'Italia in preda a sonno tele-indotto, da almeno vent'anni, prepariamoci pure al peggio.
Qui lei sbaglia doppiamente. Perché è possibilissimo che un simile consulente, che di scuola non sa nulla, non sappia quanto in oggetto. Ed è purtroppo certo che non esiste quel disegno che lei dice. Sarebbe troppo concedere a una strategia coerente che non esiste. Sarebbe quasi meglio, almeno si avrebbe di fronte un disegno preciso... L'unica pianificazione che esiste è quella di ambienti dell'amministrazione che vogliono ridurre la scuola al decalogo di Hawkins e informatizzare tutto. Questo, certamente sì e anche indipendentemente dalle determinazioni della politica che non esistono.
4 commenti:
Ispettori “che vadano, ispezionino e rendino trasparente”.
Venghino, ispettori, venghino a verificare le competenze grammaticali.
Davvero, se non si vede questo video non ci si crede. Son quasi cascato dalla seggiola.
Meravigliosa la distinzione fra la vecchia scuola (iiiihh!) dove s'imparavano le idee degli altri (buuh!) ma ora finalmente si ragionerà con le nostre teste (Chi l'avrebbe mai sognato! Ma che davero?)...
Io insisto: per me gli danno retta perchè ha promesso risultati "misurabili", positivi e soprattutto veloci. Ah, da una frase arguisco che lo pensa anche lei...
Un'osservazione minore: afferma che l'efficacia dell'insegnamento non dipende dalla grandezza di una classe...come sanno bene i docenti che si ritrovano 32 ragazzi anzichè 20...
Poi ci ho riflettuto. Forse Abravanel nell'intervista confonde la realtà con i suoi desideri, si crede già in USA con le Charter Schools e i choice program...quel sistema insomma che funziona a base di voucher. Ma prima ha detto che la scuola privata bisogna pagarsela da sè...mi sa quindi che fa proprio riferimento a una scuola convenzionata, come la sanità.
Junco, infatti ha l'aria di grammatica non-trasmissiva. Di sicuro è roba sua.
Non posso credere che un consulente del ministero dell'istruzione non sappia che le scuole pubbliche sono gratuite!
Credo che veda bene Nautilus, anzi di più, l'inclito Abravanel sta per me proprio anticipando le mosse future; una volta introdotti i voucher, il passo successivo secondo logica è giusto quello di tagliare i fondi alle scuole pubbliche in eguale (o maggior) misura, incoraggiando i presidi ad andare a caccia di iscritti per far quadrare il bilancio, in concorrenza con le private.
Stiamo assistendo allo sviluppo di una strategia coerente, in linea con l'aziendalismo imperante, compatibile con un po' di federalismo elettorale, e forse persino "bipartisan".
E' proprio vero che il sonno della ragione genera mostri, e con l'Italia in preda a sonno tele-indotto, da almeno vent'anni, prepariamoci pure al peggio.
Cordialmente
Andrea Viceré
Qui lei sbaglia doppiamente. Perché è possibilissimo che un simile consulente, che di scuola non sa nulla, non sappia quanto in oggetto. Ed è purtroppo certo che non esiste quel disegno che lei dice. Sarebbe troppo concedere a una strategia coerente che non esiste. Sarebbe quasi meglio, almeno si avrebbe di fronte un disegno preciso... L'unica pianificazione che esiste è quella di ambienti dell'amministrazione che vogliono ridurre la scuola al decalogo di Hawkins e informatizzare tutto. Questo, certamente sì e anche indipendentemente dalle determinazioni della politica che non esistono.
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