Quando ho un po’ di tempo vado a guardare cosa si dice
su altri blog e ho constatato che molti lettori di Orizzonte Scuola hanno
commentato il mio precedente post. Non è quindi per “tigna”, ma per il rispetto
che si deve ai lettori di un sito rispettabile come Orizzonte scuola che mi
permetto qualche commento.
Leggo che vi si scrive: «Chi, Israel, uno dei
professori che scrisse la bozza dei TFA?», «Israel, il consulente della
Gelmini?», «Non riesco a capire certe posizioni di Israel. Ma il TFA in pratica
non l’ha inventato lui?», «Vuol prendere le distanze, magari si vergogna»,
secondo alcuni avrei denunciato la revisione ma, «per lui niente da dire sui
livelli di demenza dei test iniziali», però «se la prende con i test che reputa
demenziali e nozionistici non con la revisione; ed è «mai possibile che neanche
lui sappia i nomi dei responsabili dei quiz».
C’è una certa contraddizione in questi commenti, e un
comun denominatore: un tono ostile.
Vi prego, cari lettori di Orizzonte Scuola, non siate
ideologici.
Conosco la mia (pretesa) colpa: essere stato il “consulente”
della Gelmini… Dico (e ripeto) che io non sono mai stato il “consulente” di
nessuno. I consulenti sono retribuiti e io non ho mai preso un centesimo dal
ministero. Se mai li ho persi. Offro la mia competenza se riesco a fare quello
in cui credo. Altrimenti me ne vado, come è stato con la Gelmini: qualcuno
provi a chiederle cosa pensa di me… Ho fatto parte di una commissione del
ministero Fioroni, quindi non c’è né ideologia, né schieramento politico.
Vergognarmi? E di che? La bozza scritta dalla
commissione per il TFA e le lauree magistrali (di cui nessuno parla più) e che
ho presieduto, e la prima versione del regolamento sono così diverse dal
pateracchio che è venuto fuori dopo un triennio di stravolgimenti, che non
soltanto non ho nulla da vergognarmi, ma rivendico in toto il lavoro fatto e ho
le mani libere per condannare lo scempio compiuto.
La storia di questo scempio l’ho fatta in un’intervista
al Sussidiario. Chi avesse la pazienza di leggerla può trovarla anche in questo
blog e capirà che tutto mi si può rimproverare salvo di avere una posizione
contraddittoria e incomprensibile. La distanza l’ho presa da tempo
immemorabile.
Conduco una battaglia contro i quiz pure da tempo
immemorabile: anche su questo si trovano i documenti qui. Non ho criticato i
primi quiz e solo la revisione, o viceversa? Suvvia. Considero tutta
l’operazione una vergogna e sono stato uno dei primi a dirlo, e molto più forte
di altri.
È del tutto legittimo dissentire da quanto penso e
dico, e certamente di trovarmi antipatico e detestabile. Ma, per favore, per
ragioni vere, e non per antipatia ideologica preconcetta. È tanto impensabile
che esistano persone che pensano e agiscono con la propria testa e in modo
indipendente? E non è possibile vivere senza dividerci in guelfi e ghibellini?
Un’ultima osservazione: sì, “neppure io” so i nomi di
coloro che hanno redatto quei quiz demenziali, e neppure dei 48 che hanno accettato
di fare l’impossibile revisione di una porcheria. Perché il Ministero li tiene
accuratamente nascosti e si guarda bene dal chiamarli a rendere conto del loro
operato e ancora non sono riuscito a trovare qualcuno che li conosca.
Evidentemente ho buone frequentazioni…
E prossimamente occupiamoci delle mediane per le abilitazioni universitarie, ennesimo scempio del sistema dell'istruzione italiano.
5 commenti:
Gentile prof.Israel,
è giusto stigmatizzare coloro che ignorano. Accusare qualcuno solo per sentito dire non dovrebbe essere tipico di un candidato all'insegnamento. Ma è quel che accade costantemente nei più disparati settori della società. Per esempio, quanti giornalisti sono disposti ad allontanarsi dai luoghi comuni sul conflitto tra Israele e Palestina, andandosi a leggere la mole sterminata di documenti storici e libri e articoli che testimoniano la verità. Dico giornalisti ma potrei tranquillamente dire professori universitari, studenti, educatori.
Lei ha letto gli interventi nel forum di orizzontescuola. Ha quindi notato la mancanza di educazione in molti interventi, al di là della citazione della Sua persona. Io mi sentirei di accomunarli sotto il titolo di maleducati. Ignoranza e mancanza di educazione sono spesso propedeutici all'instaurarsi di fenomeni di inciviltà. Se questa è la scuola di domani...
Ci sono però anche coloro che tentano uno studio e un pensiero rigoroso. Tra coloro che dal 10 agosto stanno denunciando la scorrettezza ministeriale ci sono soprattutto accenti educati.
Non è un bene che li si attacchi indirettamente attaccando i ben più facili bersagli "Quiz a Crocette", "Precedente Governo" e compagnia cantando. E' rigoroso a mio parere che un aspirante insegnante, ancorché critico nei confronti della valutazione a quiz, nella volontà di diventare insegnante in Italia oggi, segua le indicazioni della legge italiana e vi si adegui. Potrà poi occuparsi della critica ai quiz. Per questo trovo sbagliato che stimati professori come Luciano Canfora e altri si preoccupino proprio nell'estate 2012 di attaccare i quiz, che già da anni esistono per l'accesso SISS, universitario e concorsuale per la Pubblica Amministrazione. Le sembra rigoroso che i sindacati e i giornali utilizzino l'opinione dei professori universitari proprio ora che si stanno svolgendo le prove concorsuali per il TFA?
Dobbiamo raccontare i fatti e non fare ideologia, come dice anche Lei.
Il Ministero è responsabile della mancanza di rigore nella stesura dei quiz. Invece di attaccare tout court i quiz perché non esaminiamo per ogni classe di concorso cosa è successo?
Ora l'unica strada percorribile è ancora una volta quella legale. Tranne che per i pochi diretti interessati e qualche blogger sembra che il Ministro Profumo abbia solo cercato di coprire una falla creata da altri e quasi quasi bisogna ringraziarlo.
Forse se almeno lui abitasse l'educazione si arrabbierebbe tantissimo e desidererebbe difendere veramente la scuola e gli insegnanti dai tanti "interessati" parassiti.
Professore, la sua posizione è talmente chiara - e documentata da tutto ciò che nel tempo ha detto, fatto e scritto qui e altrove - che solo uno che non vuol capire potrebbe esprimere dei dubbi a riguardo. Quindi temo che sia del tutto inutile, una vera fatica sprecata, perdere tempo a dare ulteriori spiegazioni e a rispondere a chi - senza far uso della ragione - se ne esce con insinuazioni e sarcasmi mal riusciti per motivi puramente ideologici. Come sa, non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire...
Professore, francamente nei virgolettati che riporta non vedo alcun tono ostile. Se i docenti e gli aspiranti tali non conoscono bene i dettagli (io per esempio chiamerei "consulente" chiunque collabora con il ministero, che venga pagato o meno, anche se giuridicamente il termine esatto è un altro) non sempre è colpa loro e comunque essere chiamati "consulenti" non mi pare segno di ostilità.
Se a lei pare che dire che mi vergogno e accusarmi di criticare i test e non le revisioni, e poi di criticare le revisioni e non i test non e' pregiudizio, mi pare che discutere e' inutile
Caro Professore, pregiudizio e ostilità non sono la stessa cosa.
A me pare, semplicemente, che chi ha scritto quelle frasi che lei riporta non ha tutte le informazioni sulla vicenda. Sa che lei è tra i promotori dei TFA, ma evidentemente non sa che lei con la versione finale non ha nulla a che fare. Che poi uno dica una cosa e un altro l'opposto, rafforzano l'idea: sanno poco dell'intera vicenda e lo sanno male. Perché non interviene sul sito di OrizzonteScuola, che l'ha già ospitata in passato, per chiarire le cose?
In quanto al contenuto, al netto delle questioni personali: tolga il riferimento a lei in quelle frasi e le valuti ex novo, come se fossero (anzi, in realtà lo sono) rivolte ai responsabili dei TFA. Vedrà che sono molto più indulgenti delle sue.
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