giovedì 20 febbraio 2014

Intervista

13 commenti:

Pat Z ha detto...

Splendida intervista, come sempre è uno dei pochi che dice la cose forte e chiaro. Se posso approfittare dell'occasione, vorrei richiamare l'attenzione anche su un'altra situazione che si sta verificando attualmente e sta destabilizzando sul serio gli equilibri della didattica nelle scuole superiori e in particolare nel liceo classico. Orbene, avviene che, da quest'anno, i test d'ammissione alle università (come medicina, architettura ecc.) siano stati anticipati da settembre ad aprile. Cioè in pratica i miei alunni dell'ultimo anno si trovano a dover sostenere tra un mese e mezzo (l'8 aprile per medicina) la prova di ammissione all'università. Naturalmente stanno studiando come dannati solo quello: e li comprendo, anche se li sgrido, perché dall'ammissione dipende il loro futuro. Prima avevano almeno quei tre mesi dopo l'esame: adesso no, le selezioni si fanno in corso d'opera, a liceo non ancora finito. Allegria! E che succede se un pargolo passa l'ammissione a medicina e poi non lo promuoviamo all'esame di maturità, per esempio, perché non sa un beneamato tubo delle materie curricolari? Ma a parte la provocazione, la cosa gravissima è che in questo modo si penalizzano soprattutto gli studenti del classico, che certe materie prettamente scientifiche le approfondiscono un po' meno nei dettagli (avendo meno ore nel curricolo), però hanno una capacità di concentrazione e una potenza di studio che nessun altro ha. Perché i nostri devono essere costretti a fare i salti mortali per entrare a medicina, se poi sono di solito i medici più bravi quando si laureano? Li vogliono fare fuori? Perché diavolo uno studente di III liceo classico deve passare quasi tutto l'anno scolastico sugli Alphatest tralasciando lo studio regolare? Quali interessi ci sono dietro? Cosa vogliono le università? Togliere l'ultimo anno ai licei per farlo loro nelle facoltà come anno preparatorio all'università? E prendersi così magari qualche bella torta, e dar da lavorare a tanti loro amici e amiche, non si sa come selezionati e non si sa con quale beneficio per i ragazzi, certo inferiore a quello che avrebbero rimanendo un anno al liceo?

Bhrihskwobhloukstroy ha detto...

Proprio così: ma qui pecca lo Stato, che si fa dettare le leggi da Medicina. Non abbiamo più un ministero degno di questo nome, ma un'accozzaglia di persone senza midollo e senza cultura che sono preda dei rapaci di turno. Basterebbe dire: ogni test si fa DOPO l'esame di maturità.

Pat Z ha detto...

E se poi chiedi a qualcuno il perché di questa iniziativa, ti dicono con aria ineffabile: "Eh, sai, è per adeguarci agli standard europei...", come se l'Europa fosse la parolina magica che giustifica ogni cosa, il Verbo, il Dogma, la Corte di Cassazione di ogni ansia pedagogica universale.
Allora, rispondiamo che, prima di tutto, gli standard europei sono di gran lunga inferiori ai nostri, e non vedo perché dovremmo adeguarci a qualcosa che è certamente peggiore di quello che facciamo noi. Quando mandiamo i nostri alunni all'estero, i colleghi stranieri li guardano sbalorditi e increduli, come se fossero una stirpe di supereroi, e ci rimandano indietro anche quelli che da noi avevano 6 con valutazioni altissime secondo i loro parametri. Chi se ne importa se all'estero stanno a scuola un anno di meno: SI VEDE! E si vede anche dal fatto che paesi come la Gran Bretagna esportano caterve di medici dall'Italia e da tutto il resto del mondo, perché non sono capaci di formare medici propri col loro sistema scolastico.
In secondo luogo questa cosa dell'Europa è solo una foglia di fico, perché in realtà, come sempre, con questa scusa è tutta una casta di feudatari nostrani che fa affari d'oro alla faccia nostra. Siccome sono ben rappresentati in Parlamento e hanno fiutato l'affarone, ci si sono buttati a pesce con la scusa dell'Europa. Ma guardali, se l'Europa tocca i loro orticelli, come strepitano e come svicolano, come escogitano subito la leggina ad hoc per evitare il problema (soltanto loro). Questa gente che ci governa, e che è lontana anni luce dalla realtà vera, alieni che vivono su Marte e non hanno minimamente il polso della situazione, non si rendono proprio conto che il popolo italiano non ne può più, e non solo di farsi strangolare da un sistema fiscale confronto al quale lo Sceriffo di Nottingham era un misero pivello, ma anche di vedere le cose per cui ha lavorato e che ha costruito con amore in tanti anni distrutte dalle fondamenta da questi ignobili parassiti senza coscienza e cultura.

Bhrihskwobhloukstroy ha detto...

E' bello sentire ogni tanto la verità.
P.S.: anche la Svezia è piena di ottimi medici italiani.
Un'allieva di mio marito, fresca di maturità classica, era sconvolta del basso livello delle matricole di un famoso college americano nel quale studierà per sei mesi. Tra l'altro, una parte del voto viene assegnata sulla base degli interventi che si fanno a lezione ...

Pat Z ha detto...

Non ne parliamo... Un paio d'anni fa un mio ex alunno, studente di lettere, mi raccontò la sua esperienza in un'università tedesca dove era andato a trascorrere un anno di studi (e i tedeschi non hanno un sistema scolastico tra i peggiori). Il primo giorno di lezione il professore appena entrato chiese a una classe di studenti del terzo anno di Lettere classiche: "Quali sono i tre più grandi tragici greci?" Domanda rudimentale che come difficoltà equivale grossomodo alla tabellina del due, facciamo del tre, e che personalmente mi vergognerei a fare ad alunni della prima liceo. Il mio alunno, molto umilmente, data la stupidità del quesito, pensò di non aver capito bene e che il suo tedesco lo avesse tradito, così non rispose. Invece aveva capito benissimo, ma nell'aula nessuno studente alzò la mano. Cioè in una classe del terzo anno di Lettere classiche in un'università tedesca, nella patria dei più grandi filologi classici dell'Ottocento, nessuno era in grado di recitare in ordine le paroline del pur vieto ma sempre valido (visto che c'è ancora chi non lo conosce) canone alessandrino: "Eschilo, Sofocle, Euripide". Hölderlin, Schiller, dove siete finiti? E noi, soprattutto, dove andremo a finire se stiamo dietro a questi esempi?

Bhrihskwobhloukstroy ha detto...

I Tedeschi sono andati a fondo. Hanno veramente buttano a mare la più grande tradizione di studi classici, filosofici artistici mai esistita. Ma tutto questo va inquadrato in un processo pluridecennale. La seconda metà del Novecento è stata per l'Europa un'epoca di vera decadenza della cultura.

Papik.f ha detto...

Pat Z, Unknown: un sostenitore delle misurazioni oggettive vi direbbe che la vostra non è che aneddotica con la quale non si costruisce conoscenza e che i test Ocse Pisa provano inequivocabilmente l'inferiorità dei nostri studenti rispetto a quelli degli altri Paesi da voi citati.
P.S. ho appena terminato la lettura del bellissimo "La famiglia Karnowski" di Israel Joshua Singer e ho particolarmente apprezzato le pagine nelle quali al protagonista Georg, grande chirurgo ebreo berlinese emigrato negli USA per sfuggire ai nazisti, viene impedito di esercitare la professione dai medici americani che ne temono la concorrenza, incastrandolo con delle prove oggettive.
"Le domande erano assolutamente ridicole, senza alcun rapporto con l'effettiva conoscenza di un medico ... per quanto si spremesse le meningi per ricordare la percentuale di proteine e di glicidi nel liquido cerebrospinale ... era fuori di sé dalla rabbia. Lui che al fronte aveva eseguito centinaia di interventi sulla colonna vertebrale, il chirurgo più quotato nella clinica ... incapace di rispondere a una domanda di medicina ... che avrebbe deciso della sua sorte!" (p. 441 nell'edizione Adeplhi)
"tutta la preparazione e gli sforzi non erano serviti a nulla ... perché non era un problema di conoscenze reali ma un gioco d'azzardo, una questione di fortuna" (p. 442).
Ogni commento mi sembra superfluo.

Bhrihskwobhloukstroy ha detto...

bell'esempio! Da divulgare (è il modello Mike Bongiorno)!

Pat Z ha detto...

Ha visto intanto che il neoministro Giannini ha subito detto che è favorevole a ridurre a 4 anni i licei? E naturalmente con la scusa dell'Europa? Cominciamo malissimo!

Pat Z ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Giorgio Israel ha detto...

Si, ma poi ieri ha detto che bisogna ripensarci attentamente. Visto simili avanti e indietro, pare che abbia problemi bipolari o semplicemente troppe pressioni da ogni parte

Pat Z ha detto...

Ecco, ripensiamoci attentamente, visto che si parla di una cosa molto seria e per nulla adatta a uscite estemporanee di questo genere. Ci si aspetta da un ministro che abbia le idee chiare sulle cose fondamentali.
Grazie, Professore.

bhrihskwobhloukstroy ha detto...

Grazie, Professore, di difendere la scuola con serietà e di credere nella dignità dei docenti. Lei è uno dei pochi.