martedì 6 gennaio 2015

IL BUON ANNO DI RENZI ALLA SCUOLA

Il presidente del Consiglio Renzi incontra la ministra Giannini e il sottosegretario Faraone (quello delle occupazioni...) per scrivere di qui al 20 febbraio testi, decreti e disegno di legge de della «più grande riforma dal basso mai fatta in un paese europeo»... Intanto le carte del piano di riforma saranno top secret di qui al 20 febbraio. È quanto dire che il terzetto rappresenta il "basso” e tutti gli altri stanno in alto? Il più grande rovesciamento della piramide mai visto in Europa...
L'unica indiscrezione è che i precari nuovi assunti faranno un anno di prova e corsi di aggiornamento e verifiche tutti centrati su inglese e informatica.
Storia, geografia, matematica, italiano, scienze?... Ma chissenefrega... Si vede che fa parte del patto del Nazareno: vittoria finale della scuola delle tre "i" di Berlusconi (ricordate? inglese, informatica, impresa).

12 commenti:

pupipupi ha detto...

La prima I deve essere ITALIANO, lingua le cui competenze orali sono salite vertiginosamente, mentre quelle scritte stanno colando a picco.

Fabio Milito Pagliara ha detto...

Gentile Prof. Israel, non mi sembra quel che si è detto. I corsi per i docenti neoimmessi in ruolo sono già una realtà della scuola italiana da sempre, che ora si faccia una parte del corso su competenze informatiche ed inglese è un netto miglioramento.

Si valuti che non stiamo parlando di formazione iniziale dei docenti ma del corso di formazione che si svolge durante l'anno di prova per docenti già formati, abilitati all'insegnamento e con idoneità concorsuale (o equivalente).

I decreti ovviamente non saranno scritti dalle 3 persone da lei indicate.

Le materie fondamentali quali italiano, storia, geografia, matematica, filosofia, fisica ecc. saranno insegnate come prima, le materie aggiuntive (ma sarebbe più giusto parlare di ore aggiuntive visto che sono materie che già esistono) di cui si è parlato sono inglese, diritto, educazione civica, educazione fisica e storia dell'arte da aggiungere come materie extra-curricolari comme offerta aggiuntiva delle scuole.

Giorgio Israel ha detto...

Non è un problema di corsi, è che si dichiara di voler verificare il merito dei docenti sull'inglese e l'informatica, quando pullula la gente che ignora l'italiano e i rudimenti della storia e della matematica. I decreti saranno scritti sotto la supervisione di Faraone, e tanto basti. L'idea di ore aggiuntive è una bufala megagalattica, non vi sono spazi negli orari ordinari se non a spese delle materie fondamentali, l'inglese c'è già, il diritto e l'educazione civica sono roba da tener lontano e anche l'educazione fisica (motoria) c'è già. Di che stiamo parlando?

Fabio Milito Pagliara ha detto...

Stiamo parlando del fatto che non ci sarà nessuna valutazione durante l'anno di prova sulle materie su indicate o su italiano o su qualsiasi altra cosa possa venire in mente a chiunque, al massimo si faranno alcune ore d'inglese invece che alcune ore passate a leggere come si organizza l'orario in una scuola elementare.

Le ore aggiuntive NON potranno (e non sono state proposte) essere aggiunte all'orario standard, ma dato che si parla di organico funzionale e di attivià pomeridiane potranno essere là inserite o semplicemente non si faranno, le materie fondamentali sono già state fin troppo ridotte (tagli lineari invece di cancellare in toto alcune materie incongrue con alcuni piani di studio). E non stiamo parlando solo delle superiori.

Papik.f ha detto...

Come minimo requisito di serietà del proprio discorso, chiunque faccia riferimento all'opportunità di "insegnamenti aggiuntivi" dovrebbe chiaramente specificare al posto di quali altri li si vuole inserire.
Come dice molto giustamente il prof. Israel, gli orari sono già saturi (troppo carichi, in molti casi), sia nella versione su sei giorni settimanali, sia, a maggior ragione, in quella su cinque che si va sempre più diffondendo (il che mi vede personalmente favorevole, all'opposto di Pupipupi che scrive qui sopra, ma comunque questo è un altro discorso).
Se si volesse alludere all'ipotesi di inserire ore aggiuntive extraorario, bisognerebbe spiegare prima cosa si pensa a proposito dei seguenti elementi ostativi: 1. l'assoluta insufficienza del personale Ata e dei finanziamenti per sostenere le elevate spese energetiche aggiuntive; 2. la riduzione ai minimi termini, ancor più di quanto sia già accaduto, di quello spazio per la riflessione e l'approfondimento personale che un tempo era l'elemento forte del nostro sistema scolastico; 3. il fatto che il cittadino, sia pure in formazione, di uno stato democratico avrà pure il diritto di trascorrere parte del suo tempo e di ricevere una parte delle sue informazioni in modo autonomo e al di fuori delle strutture del sistema formativo ufficiale.

bhrihskwobhloukstroy ha detto...

Ma i laureati in lingue potranno finalmente insegnare alle elementari?

Fabio Milito Pagliara ha detto...

Gentile sig. Papik,

capisco lo scetticismo a prescindere ma l'orario nessuno lo vuole cambiare e nessuno lo ha proposto, si sta parlando di dare più risorse alle scuole per fare attività aggiuntive con cui appunto aggiungere alcune materie.

E la valutazione di inglese e informatica nell'anno di prova non ha nessuna relazione con l'eventuale valutazione del merito per la carriera degli insegnanti.

Sono molto scettico dell'effettiva realizzazione della buona scuola dati i tanti problemi tecnici non ancora chiariti ma da quai a confondere le cose....

pupipupi ha detto...

Io spero che sia tutto fumo, perché quando gli riesce qualcosa è sempre in peggio. Non riesco a spiegarmi altrimenti il crollo verticale nella preparazione degli studenti cui ho assistito in soli venti anni.

Papik.f ha detto...

Gentile dott. Milito Pagliara, preciso che il mio post non intendeva replicare a quello suo subito al di sopra, anche perché esso non era ancora uscito sul blog quando ho scritto il mio. Non intendevo quindi polemizzare con lei, anche se comprendo che nel leggere i due post in successione (del tutto casuale) possa sembrare così, quindi forse un chiarimento in questo senso era opportuno e mi scuso di non averlo inserito subito. Anche perché, in linea generale, poiché uso un nick (per questioni di riservatezza soprattutto nei confronti dei miei alunni) cerco in genere di evitare di entrare in discussione diretta con chi mette il suo nome in chiaro, per una questione di correttezza.
Il mio discorso era più generale. Da un lato sono state e sono tutt'ora condotte campagne su social network e altro per l'aumento delle ore di questo o di quell'altra disciplina. Dall'altro, gli opinionisti spesso additano come soluzione a questa o quell'altra carenza di qualsiasi tipo il fatto che se ne debba occupare la scuola.
Ora, io intendevo rivolgermi in linea generale a chi sostiene queste proposte: se vuole aggiungere qualcosa, deve indicare chiaramente al posto di che cosa la vuole aggiungere. Più musica, più storia dell'arte? educazione stradale, ambientale, alimentare, sessuale? tutto bellissimo, ma togliendo ore a quale altra disciplina? o eliminando quali altri contenuti disciplinari? perché di ore disponibili non ce ne sono più, anzi ce ne sono già troppe.
Non ce l'ho quindi con qualcuno in particolare, quanto piuttosto con una certa - diffusa - concezione di scuola quale luogo unico di formazione delle coscienze, che mi chiedo se non abbia al fondo una matrice (anche inconsapevolmente) giacobina. E temo che vada in questa direzione anche la tendenza verso un'estensione indeterminata del tempo scuola, anche ammesso che si riuscissero a trovare i non indifferenti finanziamenti necessari.

Fabio Milito Pagliara ha detto...

Gentile Papik,

in questo concordiamo perfettamente, la scuola dovrebbe fare poche cose e bene. Grazie della gentile precisazione

santino ha detto...

A dire il vero quello che viene spacciato per "Informatica" è solo addestramento all'utilizzo di alcuni software di marca Microsoft.
Pensare che tutto questo sia informatica è come dire che la cassiera che fa il conto della spesa stia facendo matematica.

bhrihskwobhloukstroy ha detto...

Che dire ... qualcuno sta facendo dei piccoli favori alla Microsoft invece che curare la formazione degli alunni italiani.