L'avevo detto più volte che questa faccenda della pioggia di digitalizzazione della scuola in un periodo in cui non si fa che tagliare era una cosa a dir poco discutibile. Per esempio, l'avevo detto qui. A qualcuno è sembrato che fosse soltanto espressione di una mente retrograda e di un "laudator temporis acti". Ma non ho mai capito perché mai si protesti tanto per i tagli e nessuno trovi pazzesco (e sospetto) che i quattrini si trovino per una cosa sola: LIM, progetti di digitalizzazione, e consimili.
E allora guardatevi questo. E guardate bene i volti di quei dirigenti.
Non dico altro, perché vi sarebbe molto ma molto da dire. Ma provo un gran soddisfazione nel vedere che finalmente inizia a scoperchiarsi quella pentola da cui sono usciti i deliranti progetti di valutazione degli insegnanti, il concorso per dirigenti scolastici (e la connessa batteria di test), i tentativi di affossare il TFA e poi le deliranti batterie di test per i TFA; e da cui stanno per uscire le batterie di test per il concorso per insegnanti.
7 commenti:
Il sospetto che c'era qualcosa che non tornava, lo avevo avuto ancor prima dell'eliminazione dei supervisori SSIS. Come supervisore del tirocinio presso l'Università di Messina avevo creato una serie di progetti a costo zero, che ebbero con grande ricaduta didattica su numerose scuole del territorio. Chiusa la SISSIS tutto andato in fumo. Essere venuto a conoscenza che le stessi menti abbiano potuto acquistare per 730mila euro 19 video da 3 minuti ciascuno, mi fa dire anche a me " l'avevo detto "
Ci dobbiamo aspettare che qualcosa del genere emerga anche per l'ANVUR? Speriamo di no....
Ha visto le smentite in coda all'articolo, prof.? In Italia è sempre colpa di qualcun altro.
Perché? Sull'Anvur non è già emerso? Che cosa significa la gazzarra di calcoli sulla mediana effettuati a costi iperbolici e l'indegno spettacolo delle riviste accreditate come scientifiche? Il tutto mentre i sette magnifici dirigenti Anvur si prendono 200.000 euro l'anno. E per il progetto VQR non è forse previsto il pagamento di 50 euro ad articolo (50.000 docenti per 3 articoli ciascuno, fate il conto, e poi si tagliano i fondi di dotazione ordinaria delle università).
Quanto alle smentite, diciamola tutta. Hanno una base. A quel momento il ministro era Profumo e la decisione è stata presa dall'Ansas. Ma la vera questione emerge dal filmato, quando il dirigente ammette che la scelta è stata dell'Ansas. Ma allora si vada a vedere chi è che che controlla l'Ansas!!... È la stessa persona che sta parlando. Quindi la responsabilità della Gelmini non è nella vicenda specifica ma nell'aver nominato quei dirigenti che, nella loro assoluta onnipotenza fanno quelle cose. Perciò sarà un disastro se, per fare un po' di cagnara politica, non pagherà chi deve pagare.
E' semplicemente una vergogna. I ministri passano ma questi dirigenti "illuminati" restano e continuano imperterriti nella loro opera di sperpero, favorendo loro stessi, gli amici e gli amici degli amici. Che schifo.
forse è il caso di approfondire anche il sistema Invalsi..segnalo questo mio ennesimo intervento
http://xcolpevolex.blogspot.it/2012/11/chi-si-nasconde-dietro-linvalsi.html
cordialmente,
m.b
Mi fa piacere sentire questo "l'avevo detto", perché anch'io mi sono spesso stupita delle spese non necessarie nella scuola, accanto a risparmi che possono limitare il regolare svolgimento del lavoro degli insegnanti. Ho usato molto le TIC nella mia didattica, ma non ho accettato dall'inizio le spese per la LIM, quando si faticava già ad avere una risma di carta per stampare il giornalino, per esempio; e le spese per formare gli insegnanti all'uso dello strumento, quando alcuni formatori si sono trovati di fronte a lavagne diverse da quelle sulle quali si erano preparati, con grande disagio durante i corsi. Alcuni tipi di lavagne erano già obsoleti al loro acquisto; non solo, ma, in un seminario, mi pare a Gubbio, fu dimostrato che potevano addirittura essere costruite artigianalmente con prezzi irrisori. Ritengo che la LIM sia utile in un contesto economico che permetta spese, non dico superflue, ma non necessarie. Il suo uso reale nelle scuole, mi risulta, è parziale e sporadico, anche perché comporta un uso notevole di tempo per preparare il lavoro; speriamo che, prima che siano uno strumento del tutto superato, i colleghi prendano l'abitudine di usarle, cercando di sfruttare al meglio quelle potenzialità che ha.
Posta un commento