E quasi nessuno dice che il vero problema è un altro, che rimane intatto, indipendentemente dal fatto che le pillole durino 3, 13, o 133 minuti:
PERCHE' MAI IL MINISTERO SI METTE A SPENDERE SOLDI PER PRODURRE MATERIALE DIDATTICO? DOVE SIAMO? IN UN REGIME TOTALITARIO, IN CUI LA CULTURA SCOLASTICA E' PRODOTTA DIRETTAMENTE DALLO STATO?
Si occupi il ministero di fare il FACILITATORE (lui sì, non gli insegnanti...) della scuola e lasci i competenti, i produttori di libri, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, a occuparsi dei contenuti della scuola.
E ora aggiungiamo questa considerazione:
Ci viene proposto di giudicare direttamente la qualità delle pillole del sapere con un esempio messo da Indire in rete, effettivamente di 13 minuti. Bene, per parte mia, il giudizio è questo: una cosa mediocre, fatta male e, per certi versi, ridicola. Soprattutto, un prodotto che, per realizzarlo, con una normale videocamera e qualche materiale multimediale che si fabbrica in poche ore, vale una cifra enormemente inferiore a quella di cui si parla: 40.000 euro a pillola, a quanto pare. Soprattutto, un filmato come questo – chiunque può giudicare! – potrebbe fabbricarlo una scuola da sola, con una videocamera prestata da un genitore, la partecipazione di alcuni bambini e un paio di maestri e materiali fabbricati anche scaricando dalla rete. E sarebbe un'esperienza molto ma molto più utile A COSTO ZERO.
Torniamo al discorso di prima: che cosa diamine ci fa il ministero a fabbricare questi prodotti a spese del contribuente e poi a costringere le scuole a usarli? Li fabbrichino gli editori, la RAI, altre televisioni private, l'Enciclopedia Italiana ecc. ecc., e poi le scuole se li comprano se vogliono i dirigenti e gli insegnanti, in piena autonomia. Altrimenti, se li fabbricano da soli, che è anche meglio.
E che senso ha questo groviglio delirante, per cui il ministero commissiona la produzione di questi prodotti all'Indire (cioè a sé stesso), il quale poi dice che sono ottimi... Ma ci facciano il piacere, come diceva il principe De Curtis.
11 commenti:
Sono d'accordo che siano gli insegnanti ad occuparsi della didattica e talvolta anche a costruire personalmente i materiali che ritengono utili come rinforzo nell'apprendimento dei contenuti, mettendo a frutto la loro creatività e le loro competenze.
E poi il giovane e affascinante maestro che sul prato spiega ai bambini l'importanza dell'acqua, usa la locuzione "piuttosto che" in modo completamente sbagliato, nel senso di "o, oppure". Errore molto di moda oggi, lo so, ma tipico di chi non sa l'italiano. Il che mi sembra decisamente inopportuno in una lezione prodotta dal ministero dell'istruzione. No?
22 novembre 2012
Comunicato Stampa ''Pillole del Sapere'' – L’anticipazione
Anticipiamo a titolo esemplificativo la pubblicazione di uno dei prodotti acquistati su CONSIP
di Indire
A seguito della trasmissione "Report" dello scorso 18 novembre, e anche in risposta alle richieste pervenute, anticipiamo, a solo titolo esemplificativo, la pubblicazione di uno dei prodotti acquistati su CONSIP sulla base delle tematiche individuate dal gruppo di lavoro costituito dal MIUR.
Sarà così possibile verificare che si tratta di materiale originale realizzato sulla base di una sceneggiatura pensata per rispondere sia ad esigenze di natura informativa/divulgativa sia di carattere didattico/formativo sui temi di Educazione ambientale, Educazione alimentare/salute ed Educazione stradale.
Nel filmato è contenuta anche l’animazione grafica che ha lo scopo di riproporre un promemoria riepilogativo sui concetti chiave del tema trattato.
A ogni filmato è correlato un Laboratorio di proposte didattiche adeguate rispetto al livello scolastico di riferimento.
Il materiale sopradescritto, insieme a quello frutto delle esperienze didattiche su tali tematiche sviluppato dalle scuole stesse, per un totale di 50 prodotti audiovisivi e/o multimediali, sarà inserito in una Libreria Digitale online disponibile entro l’anno.
http://www.indire.it/alert/
22 novembre 2012
Comunicato Stampa ”Pillole del Sapere” – L’anticipazione
Anticipiamo a titolo esemplificativo la pubblicazione di uno dei prodotti acquistati su CONSIP
di Indire
A seguito della trasmissione “Report” dello scorso 18 novembre, e anche in risposta alle richieste pervenute, anticipiamo, a solo titolo esemplificativo, la pubblicazione di uno dei prodotti acquistati su CONSIP sulla base delle tematiche individuate dal gruppo di lavoro costituito dal MIUR.
Sarà così possibile verificare che si tratta di materiale originale realizzato sulla base di una sceneggiatura pensata per rispondere sia ad esigenze di natura informativa/divulgativa sia di carattere didattico/formativo sui temi di Educazione ambientale, Educazione alimentare/salute ed Educazione stradale.
Nel filmato è contenuta anche l’animazione grafica che ha lo scopo di riproporre un promemoria riepilogativo sui concetti chiave del tema trattato.
A ogni filmato è correlato un Laboratorio di proposte didattiche adeguate rispetto al livello scolastico di riferimento.
Il materiale sopradescritto, insieme a quello frutto delle esperienze didattiche su tali tematiche sviluppato dalle scuole stesse, per un totale di 50 prodotti audiovisivi e/o multimediali, sarà inserito in una Libreria Digitale online disponibile entro l’anno.
http://www.indire.it/alert/
1) Questo comunicato è identico alle dichiarazioni del capodipartimento del Miur Biondi inviate a Tecnica della Scuola. Il capodipartimento Biondi è anche il commissario straordinario dell'Indire, per cui giustifica sé stesso cambiando giacca.
2) Non capisco quale sia il senso di inviarmi questo comunicato. Il mio commento fa proprio riferimento alla visione di questa "pillola". Roba mediocre, di qualità men che modesta e che, come ho detto e ripeto, chiunque può realizzare con pochi mezzi. Se la pillola è stata pagata alle cifre dette, lo scandalo è confermato. E ribadisco tutte le osservazioni precedenti: il Miur non dovrebbe spendere quattrini per fare della didattica di stato.
3) Le modalità dei blog si basano sull'uso di nickname e quindi, trattandosi di un messaggio inutile ma corretto, pubblico. Però cliccando su "quinto potere" viene fuori un orrido teschio e la scritta "quinto non ha condiviso niente con te". Non mi piace, e figuriamoci se ho voglia di condividere niente con chi si presenta con simili simboli. Chi è lei, e che gioco fa? È il portavoce di Indire?
Ieri sera, intervistato da Fazio, Bersani mi ha sorpreso davvero rispondendo a una domanda relativa alla gaffe di Monti sulla questione- scuola. Ha detto che bisogna smetterla di pensare che la scuola abbia bisogno di dare sempre più “informazioni”.
Ha affrontato, cioè, un tema, quello della contrapposizione tra informazione e processo culturale, che è stato discusso tempo addietro in questo blog. Bene, si può sperare che in Bersani ci sia davvero questa consapevolezza e che corrisponda a un progetto politico di formazione scolastica?
Forse, è l'idea stessa di “pillole del sapere”, di una somministrazione di informazioni, a prescindere dalla loro qualità, ad essere “una cosa mediocre, fatta male e, per certi versi, ridicola”.
Magari fosse... Vado a votarlo... Purtroppo deve fare i conti con i vendoliani e tutto l'esercito del pedagogismo costruttivista, "competenzista", quelli della "scuola democratica", tanto per capirci, cui piace molto l'idea della scuola "centro civico" di Profumo. Purtroppo, dall'altra parte, il programma di Renzi su scuola e università è da strapparsi i capelli: roba da tecnocrati di quart'ordine (le università con un contratto obbligatorio con tre banche, le scuole in mano a Invalsi e Indire). Dall'altra parte, è meglio stendere un velo pietoso...
Purtroppo, il programma di Renzi su scuola e università è ripreso pari pari dalla fonte meno nascosta in assoluto: il DPR sulla valutazione delle scuole che il Governo ha approvato in prima lettura ad agosto, il quale conferisce poteri inauditi e assai poco "rendicontabili" a Indire e Invalsi. Tale DPR, a sua volta, è una ligia applicazione della celebre risposta del Governo Italiano al questionario dello scorso anno della BCE, laddove si parla appunto di valutazione tramite prove Invalsi, del mitologico "valore aggiunto" e di "ristrutturare" le scuole ritenute inefficienti. Intenzione del Governo era di giungere ad un'approvazione del DPR con testo sostanzialmente inalterato entro dicembre. Si è messo lievemente di traverso il CNPI, che ha eccepito su vari aspetti, tra cui appunto l'eccesso di potere che si profila per Invalsi, il ruolo troppo passivo previsto per le scuole nel processo, la necessità di ridefinire questi enti se chiamati a una funzione di così grande impatto. Salvo modifiche probabilmente di modesta entità che potrebbero derivare dal parere del CNPI, quando il DPR sarà firmato il programma di Renzi in tema di istruzione sarà pressoché realizzato. E' un DPR che, a mio parere, rischia di introdurre un carico ulteriore di opprimente burocratizzazione (vedi "rapporto di autovalutazione" e "piano di miglioramento") e di conferire un potere incontrollato ad entità piuttosto opache e non oggetto di un chiaro mandato democratico quali sono Indire e Invalsi.
Più che opache direi trasparenti. L'Invalsi ormai è Banca d'Italia/Confindustria e Indire = Biondi. No comment.
Buongiorno. Mi scusi dottor Israel, che seguo sempre con grande interesse, ma nella prima riga di questo suo post si dice "come se (...)tutto torni a posto". Ma è corretto? Io avrei detto "come se (...) tutto tornasse a posto". Con grande stima.
Chiara
E' un deplorevole refuso che ora correggerò
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