sabato 26 settembre 2009

No comment


(Vincino - Il Foglio, 26 settembre 2009)
Per alcuni link informativi vedi nei commenti

23 commenti:

Myosotis ha detto...

Visto quant'era ipocrita la solidarietà che Odifreddi le aveva manifestato recentemente? Comunque, caro professore, Lei dovrebbe gioire di non essere in compagnia di questo talebano dell'ateismo, che chiama cretino chi non la pensa come lui.
Ma quando frequentava il seminario per diventare prete cos'era? L'esperienza insegna che chi è cretino a vent'anni lo rimane per tutta la vita. (Myosotis)

Alessandro Marinelli ha detto...

Egr. prof. Israel,
non ci volevo proprio credere. Oramai Odifreddi s' è davvero bevuto il cervello! Un' affermazione come "Considero deleteria l’attuale linea ministeriale, alla quale ha direttamente contribuito" rivela inesorabilmente una cieca e ottusa mancanza di obiettività, una cocciuta e ostinata volontà a schierarsi sempre e comunque. Si può anche non essere d' accordo con i provvedimenti del ministero (possibilmente spiegando razionalmente perché e proponendo qualche alternativa seria e utile), ma non riesco proprio a capire cosa ci sia di male in quel poco a cui le hanno concesso di contribuire, professore (ammesso che non sia proprio questa collaborazione il nocciolo del problema). Oltretutto, a blaterare è una persona che non ha mai fatto né proposto assolutamente nulla per porre un freno alle farse e alle tragedie quotidiane di scuola e università. Complimenti! Odifreddi sta solo cercando di farsi pubblicità, questo è chiaro, ma la cosa mi rasserena; se i suoi libri non vanno poi così forte, da ciò può venirne soltanto del bene.

Alfredo ha detto...

Intuisco il senso della vignetta, ma non mi è chiaro dove l'ha trovata (su "Il Foglio" presumo...) e soprattutto chi, e perché, l'ha creata...

Caroli ha detto...

Ma la cretinata l'ha detta Odifreddi, o il vignettista? Perché in passato è capitato che ci fossero personaggi che facevano dire ad altri ciò che pareva a loro. Famoso è ad esempio il caso del brechtiano "Eppur si muove", che Galileo non si era mai sognato di dire. Questo senza prendere le difese di Odifreddi, contro cui è giusto polemizzare.

Giorgio Israel ha detto...

http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/25/Odifreddi_restituisco_premio_co_9_090925055.shtml
http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/25/Odifreddi_Israel_Marchio_della_Vicinanza_co_9_090925021.shtml
http://www.libero-news.it/articles/view/576099
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385743
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385903
http://www.loccidentale.it/articolo/odifreddi+è+un+italiano+razzista%3F.0078653
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=31283
http://renzotondo.blogspot.com/2009/09/belardelli-sul-corriere-di-oggi.html
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=39201
http://www.vip.it/odifreddi-e-il-premio-peano/
http://www.iljester.it/ancora-critiche-contro-professor-israel.html
http://sottoosservazione.wordpress.com/2009/09/26/l’illuminato-odifreddi-non-tollera-il-«sionista»/
http://blog.libero.it/montecitorio/7730613.html

Caroli ha detto...

Disgustoso. E disgustoso che costui "professi" ancora qualcosa. Non si può nemmeno dire "si vergogni"...
Rinnovo la mia solidarietà. Ricorda quell'altro personaggio, quel collega di mia moglie già sospeso per i comizi in classe (altro che questionario "sulla religione"!), che oggi si è distinto per l'attacco contro i sei soldati uccisi a Kabul. Due carte dello stesso mazzo.

Caroli ha detto...

Dimenticavo: complimenti per il premio, e la promessa di comperare il libro quanto prima, se la mia dolce metà non l'ha già.

vanni ha detto...

Egregio Professore, non ho particolari doti di preveggenza, né di intelligenza: ho solo passato i sessant'anni. Con un po' di fortuna sono riuscito a rintracciare quanto Le avevo scritto, nel marzo scorso, sul Suo blog, ecco: ”Sa però che cosa mi viene da azzardare, così a naso - e mi perdoni se banalizzo - osservando che si comincia a tirare in ballo, di diritto e di rovescio, con crescente frequenza il suo nome? Che Lei stia facendo un buon lavoro, e pure incisivo”.
Qualcuno ha parlato di disputa fra matematici... davvero un modo di esprimersi che colpisce diretto al cuore della questione.
Ma a ben vedere non è neppure della persona Odifreddi che si tratta: qui c'è una operosa, efficiente e articolata - direi totalitaria - organizzazione che dirige e sovrintende. Se dicessi che il Pier non più Giorgio risponde “organicamente” ad un richiamo, a una direttiva? Semplificando e senza dare significato troppo deteriore al termine, egli è un pedone di una strategìa aggressiva generale, che è forse in prossimità della sua acme.
In quanto a Lei Professore, sia ben chiaro che è lontana da me l'idea che Lei pure sia un pedone sulla scacchiera in questa sfida: con la debita misura almeno un alfiere, una torre.
Attacchi di questo tipo, così miserandi, spregevoli e teneramente emetici, hanno lo scopo di delimitare i margini dell'esclusione dal consesso sociale – talvolta umano – e spingerne fuori. Una tecnica usata nella storia da qualche regime ideologico e di potere; uno dei più innocui è ad esempio la mafia, che mette al bando gli infami, ai quali non è permesso neppure rivolgere la parola o lo sguardo. Possiamo stare tranquilli: in futuro, prima del conferimento del premio, quale mai giurìa non si premurerà con doveroso scrupolo della correttezza e idoneità della sua decisione?
Non fosse che il loro peso dev'essere piuttosto gravoso, quasi quasi proverei invidia per le medaglie delle quali viene ultimamente gratificato. Confido che Lei serenamente (che schifezze ho letto da tante parti) continui a dire ciò che pensa.
Consideri la prolissità d8i questo commento come testimonianza della mia stima e della mia più cordiale vicinanza.

Ranco2009 ha detto...

Vabbé, dai... uno con la capigliatura sfoggiata da Odifreddi è chiaro che ha qualche problema! ;-)

En passant, mi viene in mente che di recente ho visto dei libri del suddetto Odifreddi in vendita alla Feltrinelli con sconto del 30%... la cultura (minuscola) in saldo... e ho detto tutto.

oblomov ha detto...

Veramente grottesca questa uscita di quella che seguendo Vincino oramai bisognerà chiamare Pier Odifreddi.

Leggendo gli articoli sopra un'altra cosa mi ha colpito: un componente della giuria dice che la giuria ha titubato ad assegnare il premio al Prof. Israel perché "vicino al governo". Da quando collaborare con il governo italiano è considerato un segno di demerito? Forse è questo che si intende con l'accusa di "collaborazionismo"...?

E lo dico anche da persona che apprezza molto poco questo governo.

hybridslinky ha detto...

Chissà se ora Odifreddi toglierà anche l'articolo del Professor Israel che aveva inserito nelle sue famose Zichicche ( http://books.google.it/books?id=gTyoXXVMFRMC&lpg=PP1&dq=zichicche&pg=PA89#v=onepage&q=&f=false )? Forse farà ritirare questo libro dal mercato?

Giorgio ha detto...

PROPOSTA (IN)DECENTE

Per stemperare un po’ la tensione, vorrei proporre, per il 13 ottobre prossimo (ricorrenza della sesta apparizione della Madonna di Fátima), una cena in onore del prof. Piergiorgio Odifreddi (che, essendo nato il 13 luglio 1950, dovrebbe compire, a occhio e croce, 60 anni di vita…), dove gli invitati sarebbero tutti coloro che, sinora, hanno scritto almeno un commento sul blog del prof. Giorgio Israel.
Naturalmente, paga Piergiorgio Odifreddi.

Giorgio Della Rocca

Giorgio Israel ha detto...

Pubblico volentieri, ma non saprei, dopo aver accumulato "prostituta della scienza", "fascista", "fondamentalista sionista", "un ebreo come...", ecc. non mi viene tanto da ridere. Buon divertimento per la cena.

Giorgio ha detto...

Purtroppo, nessuno ha aderito alla proposta della cena.
Con il massimo rispetto per il prof. Giorgio Israel, per il prof. Piergiorgio Odifreddi e per tutti gli altri lettori di questo blog, pensando anche a qualche avvenimento romano della mattina del 13 ottobre scorso (…), a me, invece, viene molto da ridere.
È una questione di gusti.
E sopratutto di fede.

Un angelo (forse)

Giorgio ha detto...

Se alcuni lettori non se ne fossero resi conto, l’avvenimento romano della mattina del 13 ottobre scorso cui si fa riferimento nel commento del 14 ottobre è la caduta della statua della Madonna di Monte Mario, in seguito alla tromba d’aria abbattutasi sulla Capitale il 12 ottobre.

Ma di miracoli ne accadono ogni giorno. Basta sapersi guardare bene intorno.

Giorgio Della Rocca

(Miracolo. Sec. XIV; dal latino “miracŭlum”, cosa mirabile. Evento prodigioso che manifesta la presenza e l’azione di Dio. Secondo una certa teologia protestante, miracolo è l’atto di Dio riconosciuto dalla fede oltre e nonostante l’ordine naturale, che non ne viene visibilmente interrotto. [Da una moderna enciclopedia])

Giorgio Israel ha detto...

Con tutto il rispetto, vuole spiegare l'arcano? Sa, io sono una persona semplice, che capisce soltanto quando si parla come si mangia e tutte queste allusioni e connessioni tra Odifreddi, il pranzo ai frequentatori di questo blog, gli eventi di Monte Mario e il 13 ottobre mi sfuggono. Né capisco cosa vuol dire quel "con tutto il rispetto" collettivo. Se vuol chiarire con poche e semplici parole al volgo, altrimenti si confermerebbe che un bel tacer non fu mai scritto.

Giorgio ha detto...

Ringrazio, innanzitutto, il prof. Giorgio Israel per la sua "presa visione" dei miei messaggi, ma, se mi mettessi ora a spiegare le connessioni che potrebbero sussistere fra gli eventi citati, si rischierebbe di entrare in una discussione per "pochi eletti".
Mi limito a ribadire che si tratta, essenzialmente, di una questione di fede.
Chi ha orecchi (e occhi), intenda (e veda).

L’angelo di prima

Giorgio Israel ha detto...

Allora, se è per pochi eletti, poiché pare che nessuno qui abbia occhi ed orecchie per vedere e intendere, ci lasci marcire nella nostra palude di miseria.

Giorgio ha detto...

(Avevo scritto inizialmente il commento che segue, ma alla fine ho deciso di inviarne un altro.)

CONCLUSIONE

A questo punto e in questo momento, il sottoesoprascritto – con la speranza sia di spiegarsi il meglio possibile sia di non venir frainteso il peggio possibile – espone la sua conclusione, derivante dalla permanenza in questo blog.
Il prof. Giorgio Israel e il prof. Piergiorgio Odifreddi, pur differenziandosi sotto molti aspetti, rappresentano, dal punto di vista della fede religiosa, due facce della stessa moneta: il razionalismo (di matrice ebraica e non scientista nel primo caso, di matrice laica e scientista nel secondo caso).
Ma, dal momento che la razionalità del sottoscritto è, invece, di matrice cristiana-cattolica, egli decide di restituire a Cesare la moneta, e di togliere (veramente) il "disturbo".

(prof.) Giorgio Della Rocca
In ogni caso, viva l’algebra lineare!
E, comunque, la speranza (cristiana) è l’ultima a morire!

Giorgio Israel ha detto...

Con questo commento lei mi fa dono di un doppio insulto. 1) mi definisce come faccia della stessa medaglia, per giunta "religiosa", di quel signore. 2) si dichiara incompatibile a un dialogo con una persona di "matrice ebraica" in quanto di "matrice cristiano-cattolica". Ciò posto sono felice che tolga il disturbo. Pubblico questo commento affinché tutti vedano di che pasta può essere fatto un pessimo cristiano.

Myosotis ha detto...

Prof. Israel, lasci perdere. Qui non c'entrano per niente le matrici religiose o meno, ebraismo cristianesimo o ateismo, c'entra solo il funzionamento di certe sinapsi.

Giorgio ha detto...

«L’ultimo passo della ragione sta nel riconoscere che vi è un’infinità di cose che la sorpassano: essa è ben debole cosa se non arriva a riconoscere questo».
[Blaise Pascal, Pensieri]

A proposito del nostro ultimo scambio di vedute, professor Israel, con rispetto ed umiltà, potrei aprire una discussione sulla relazione fra cause prime e cause seconde degli eventi, sulla non equivalenza tra correlazioni e determinazioni causa-effetto fra eventi, ecc., ma non so se risulterebbe adeguata e opportuna.
Preferisco osservare che Pascal, presumibilmente, darebbe ragione a me piuttosto che a lei (e meno che mai al professor Odifreddi). Difatti, pur essendo un fine utilizzatore della ragione, Pascal non può essere definito "razionalista" (e lasciamo stare le matrici, ché forse è meglio…).
Lei potrebbe rispondermi: ma Pascal non è il Padreterno (e tanto più lei)! (Non credo, invece, che Odifreddi potrebbe rispondermi in questo modo; anzi, non so proprio cosa potrebbe rispondermi Odifreddi…)
Io le replicherei: non solo Pascal (e tanto più io), ma nessuno di noi è il Padreterno!

Giorgio Della Rocca

Caroli ha detto...

Mamma mia, professore, che pastrocchio semantico ed (il)logico ha imbastito il Suo omonimo! Non ho capito cosa avremmo dovuto fare... In ogni caso ero a Roma sabato 24 ottobre, e non prima: sono un appassionato filatelico: tra i tanti, ho anche questo difetto...