domenica 24 ottobre 2010

Scuola inglese, il grande tonfo

Bisognerebbe che coloro che ci presentano continuamente la scuola inglese come il modello da seguire prendessero atto della situazione. Invece, fanno orecchie da mercante e ci propongono come modello per la valutazione quello inglese...  La vicenda del 3+2 e il conseguente disastro, si ripete...

7 commenti:

Nautilus ha detto...

C'è molto di sconfortante in questo articolo: il disastro è chiarissimo, le cause no e quand'anche lo fossero, sarebbe possibile correggerle?
Una mia idea personale è che i ragazzi siano poco motivati perchè ormai manca l'ascensore sociale: chi c'è c'è e gli altri son condannati, lo dimostrerebbe fra l'altro il fatto che pakistani là (o albanesi da noi) s'impegnano di più perchè han comunque dei progressi da fare rispetto alla condizione attuale.
D'altra parte credevo che l'immobilismo e la mancanza di prospettive fossero peculiari dell'Italia, ma forse in GB va anche peggio e questo spiegherebbe i fallimenti.
"Recuperare i valori" come dicono i conservatori mi sembra dichiarazione destinata a rimanere campata in aria.

Alessandro Marinelli ha detto...

Egr. Nautilus,
concordo con lei. Se posso aggiungere, occorrerebbe anche rendersi conto che i pakistani, gli albanesi ecc. si impegnano di più perché sanno quanto ne valga la pena. In altre parole si rendono perfettamente conto che, una volta istruiti e dotati di cultura, ci sono buone probabilità che le cose diventino migliori di quanto non lo siano adesso. Invece oggi vedo molte persone (tra scuole superiori e università) che non hanno la minima idea del perché stanno studiando (male, tra l' altro) né del perché debbano farlo (bene, però). In realtà la loro mente è presa da tutt' altro. Ecco, secondo me quello che c' è oggi è anche un problema di consapevolezza, di effettiva presa di contatto con la realtà. Basta pensare a quelli che alla domanda "ma perché hai scelto il corso di laurea in x?" rispondono "perché è facile!". Riguardo all' ormai proverbiale "perdita dei valori", concordo nuovamente. Anche perché non si sono persi dall' oggi al domani; è stato un processo di mutazione culturale lungo e tutt' oggi in pieno corso. Probabilmente per apportare certe (doverose) correzioni alla rotta ci vorrà un tempo similmente lungo.

Luigi Sammartino ha detto...

Nonostante tutti i suoi difetti, quello italiano è ancora un buon modello scolastico. Non solo è molto meglio di quello inglese, ma io lo trovo anche migliore di quello tedesco (con l'aggravante che quello tedesco è discriminatorio)

Secondo me il modello scolastico migliore è quello svedese.

http://www.svezia.cc/struttura-della-scuola-in-svezia.html

Cordialmente.
Luigi Sammartino.

Alessandro Marinelli ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/27/casi-illustri-di-omofobia-insegnati-a-scuolalesperimento-di-londra-abbatte-lintolleranza/73935/

Ho gradito soprattutto la parte sulla formazione entro il prossimo anno di "decine di insegnanti di scuole elementari, medie e superiori, che cercheranno di insegnare il rispetto e la normalità del comportamento omosessuale anche nel resto del Paese". ELEMENTARI, MEDIE e SUPERIORI: scusate se è poco. Dopodiché, se resterà un pò di tempo, in classe si accennerà anche agli interessi e agli hobbies di Turing e Wilde. Pare che il primo amasse baloccarsi con dispositivi meccanici e correre sulle rive dei fiumi, laddove l' altro scriveva qualcosa di tanto in tanto.

CARTIS ha detto...

Se c'è una caratteristica identificativa della scuola inglese è la pubblicazione online delle graduatorie delle scuole secondo "criteri oggettivi" e la pubblicazione dei risultati dei test "oggettivi" degli alunni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Siccome pare che l'influsso di Roger Abravanel sul Ministro Gelmini sia in costante ascesa e siccome uno degli obiettivi di Abravanel è prorpio la pubblicazione dei test oggettivi propinati a 360°.....siamo in pericolo. Nel mio precedente post ho difeso l'operato del Ministro Gelmini ma se persevera su questa strada diventa indifendibile
Cordialmente Mignucci Ermete

Giorgio Israel ha detto...

Sono d'accordo. Anche se le dinamiche sono di altra natura.

Caroli ha detto...

Ho letto quanto segnala Marinelli a proposito della scuola inglese e dell'omofobia. Quello che mi fa sorridere sarà cercare di fare ingoiare ai british di derivazione islamica la tolleranza verso quei tali individui. Ne vedremo delle belle.