giovedì 20 novembre 2014

LETTERINA....


LETTERINA INVIATA AL CORRIERE DELLA SERA A COMMENTO DELL'ARTICOLO DI ANDREA ICHINO SUL LICEO CLASSICO, MANCO A DIRLO NON PUBBLICATA:
Nella sua requisitoria contro il Liceo classico, Andrea Ichino ha contestato l’esempio della Olivetti, il cui fondatore cercava solo ingegneri di formazione umanistica, osservando che l’Olivetti è precipitata nel baratro a differenza di Apple, sebbene Steve Jobs non abbia mai frequentato il classico. Se Ichino volesse studiare la storia apprenderebbe che Olivetti ha prodotto il primo personal e, se le cose non andarono avanti, non fu colpa degli umanisti ma di una sottocategoria della “scienza triste”, il management speculativo che si da arie tecnocratiche. Quanto a Steve Jobs, casca male, perché è nota la sua passione per l’arte rinascimentale e il riconoscimento di quanto da essa trasse ispirazione per l’estetica dei prodotti Apple. Potremmo continuare osservando che in Italia è stata inventata la plastica, da parte di Giulio Natta (uno studente del classico), ma l’affondamento della chimica italiana è stata anch’esso dovuto all’affarismo di certi manager che con l’umanesimo avevano poco a che fare. Quanto al fatto che per decrittare i codici nazisti si sia ricorso al matematico Turing anziché a un latinista, trattasi di un’ironia superficiale: tutti i grandi scienziati del Novecento erano appassionati di cultura classica. Piuttosto qui ci troviamo di fronte alla prova di come una cultura storica potrebbe aiutare a non esibire argomenti che difficilmente possono risultare convincenti.

9 commenti:

Papik.f ha detto...

La non troppo approfondita informazione, diciamo così, del prof. Ichino, è testimoniata dal fatto che, almeno secondo quanto hanno riportato i giornali, ha additato il Liceo Classico come istituito da Gentile.
In realtà, Gentile lo pose al centro dell'istruzione consentendo l'accesso solo a poche facoltà universitarie a quanti avessero frequentato lo scientifico (questo, sì, istituito da lui, anche se in una veste riduttiva rispetto all'attuale) e alla sola Architettura (istituita tre anni dopo per la precisione) per i diplomati dell'artistico (allora quadriennale).
Ma il Classico, con il nome di Liceo Ginnasio, esisteva sin dalla legge Casati del 1859, ove fu direttamente trasposto, unificando la situazione sul territorio nazionale, dai sistemi scolastici degli stati preunitari, compreso il Regno di Sardegna.
Si può discutere se fosse un progresso il Liceo scientifico gentiliano rispetto alla sezione fisico-matematica degli istituti tecnici (nella quale si formarono personalità come, proprio, Adriano Olivetti e, se non erro, Vito Volterra). Probabilmente non lo fu.
Ma affermare che Gentile istituì il classico è un falso o un errore.

pupipupi ha detto...

Come è possibile mettere insieme tante falsità e pubblicarle su una testata di punta? E' vergognoso. Riesce a diffondere la risposta su altri giornali?

Papik.f ha detto...

Mi permetto di segnalare una piccola inesattezza: il fondatore della Olivetti fu Camillo, padre di Adriano, con il marchio "ICO" (Ingegner Camillo Olivetti).
Per quanto riguarda la triste sorte della gloriosa ditta dopo la morte prematura di Adriano, non vi fu estraneo l'intervento di Vittorio Valletta che definì la divisione elettronica "un neo da estirpare". Qualcuno (purtroppo non ricordo chi, ma si trattava di un parere qualificato, non del solito complottista da blog) ha sostenuto che ciò avvenne in quanto Valletta (notoriamente massone) era portatore di interessi della grande industria americana dell'informatica.
Chissà se è vero o se si tratta di dietrologia; quello che è certo, comunque, è che le affermazioni di Ichino sono quantomeno superficiali.

Papik.f ha detto...

Trovato! era Carlo De Benedetti (certo non una voce al di sopra delle parti, ma altrettanto certamente non uno poco informato in proposito):
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-29/olivetti-%E2%80%93-carlo-de-benedetti-mix24-radio-24-se-capitani-coraggiosi-sono-colaninno-e-bernabe-allora-preferisco-partecipazioni-statali-101454.shtml?uuid=ABqnhmZ
(ultime righe dell'intervista)

pupipupi ha detto...

Ciao, io sono Ichino
e sin da bambino
odio il greco e il latino.
Sognavo le imprese,
la scuola in inglese.
Volevo il mitocondrio
da Trapani a Sondrio.
Se proprio vuoi studiare
te lo devi pagare.
Denaro ed aziende,
progresso e faccende:
son questi i valori,
del mondo i motori.
Propongo distruzioni
e nuove costruzioni
per un mondo senza storia
né cultura né memoria.

daniele ha detto...

Benedetto Croce docet. Mah... forse sarebbe il caso di togliere il saluto a chi non ascolta Bach, non ha letto le Bucoliche e non sa fare un integrale.Un conto è l'ignoranza di una persona comunque intelligente ma che non ha potuto studiare (ricordo un mio carissimo prozio), altro conto è l'ignoranza che si ritrova in alcune persone che hanno studiato (sicuramente la scuola non è perfetta).

Pat Z ha detto...

Leggo che Ichino ha studiato alla Bocconi con Monti e ivi insegna attualmente. Questa Bocconi sta diventando un posto sempre più controverso...

pupipupi ha detto...

Chiedete a qualunque milanese quanto si studia alla Bocconi e farà una risatina ...

lucyrrus ha detto...

Carissimo Prof Israel,
è solare il perchè dal Corriere nessuna risposta.
Perchè loro possiedono la verità e Lei no.
Quanto a Ichino sarebbe il caso di porre una sola domanda : "Lei sinora che cosa ha FATTO ? Fatto , non solo teorizzato che occorre attaccare l'asino dove vuole il padrone ?"