venerdì 22 febbraio 2008

Un nuovo dramma si approssima

È difficile pensare che la situazione in Medio Oriente possa trascinarsi troppo in questo modo. Il lancio di missili da parte di Hamas sui territori israeliani sta facendosi sempre più intenso, e ciò è certamente conseguenza dell'ingresso massiccio di armamenti in quel periodo in cui la frontiera con l'Egitto si è aperta.
È sufficiente un rapido esame dei dati. Nel 2005 vi sono stati 417 lanci di missili Qassam o di tiri di mortaio. Questi lanci sono saliti a 968 nel 2006 e a 1645 nel 2007 (cfr. l'istogramma sotto riportato). Nel gennaio 2008 vi sono già stati ben 377 lanci.



All'attuale ritmo di lanci Israele riceverebbe nel 2008 circa 4800 missili o colpi di mortaio. Senza contare che i missili sono sempre più potenti e se prima raggiungevano soltanto la cittadina di Sderot, ora sono il grado di raggiungere Ashqelon e possono andare oltre, fin quasi ad Ashdod. Si veda la cartina. Attualmente circa 190.000 israeliani vivono sotto il tiro di questi ordigni.



Ancora alcuni dati. Il numero degli israeliani uccisi o feriti sono corrispondentemente aumentati: 90 vittime nel 2005, 91 nel 2006 e 125 nel 2007. Nel solo mese di gennaio vi sono state 250 vittime. Il 45% dei tiri sono caduti su Sderot e il 90% degli abitanti di Sderot ha avuto a che fare con un tiro sulla loro strada o su una adiacente.

È chiaro che una simile situazione è insostenibile. Sarebbe bene tenerla presente invece di parlare soltanto di crisi umanitaria a Gaza, magari per stabilire inaccettabili e vergognosi confronti tra Gaza e Auschwitz. Continuando di questo passo scoppierà una guerra regionale e allora bisognerà ricordare chiaramente di chi sono le responsabilità.

3 commenti:

Michele Boselli ha detto...

egregio prof, prima di tutto non si scandalizzi come fanno alcuni per il mio avatar qui di fianco: vuole solo essere arte fotografica e il mio blog non è in alcun modo pornografico.

se avrà la bontà di visitarlo, troverà un paio di nostre comuni amiche di Israele, e se vorrà potrà anche esprimere la sua preferenza in un sondaggino elettorale anonimo.

best regards

Giorgio ha detto...

(Premetto che ho esitato un po’ ad inviare questo commento, ma ritengo che un docente, quale è il sottoscritto, debba pronunciarsi anche su questioni di interesse educativo generale oltre che su problemi riguardanti in senso stretto la sua disciplina, e quindi mi sono deciso a proporlo.)

Leggo su un’enciclopedia che “pornografia” sta per “rappresentazione, mediante scritti, disegni, fotografie, film e simili, di soggetti licenziosi ed osceni, che offendono il pudore”. Ora, Gesù Cristo è stato molto chiaro nei confronti dei “moralisti” nel senso deteriore del termine (ci si ricorderà senz’altro del suo ammonimento: “Quello di voi che è senza peccato scagli per primo una pietra contro di lei [l’adultera]”), ma, francamente, leggendo il commento precedente e prendendolo ad emblema di tante situazioni simili, viene da chiedersi quale sia il confine fra “arte” (non credo sia necessario riportarne la definizione) e “pornografia” (prof. Israel, lei conosce bene quale sia la stima che il sottoscritto, suo ex-allievo del Corso di Matematica Applicata, ha di lei, per cui, sinceramente, mi sfuggono i motivi per i quali ha lasciato questo commento, con relativi rimandi, sul suo blog; uno degli aspetti positivi, comunque, è che mi ha dato l’occasione per scrivere un commento al commento).
Al giorno d’oggi si abusa spesso dell’immagine del corpo femminile (e, più di rado, maschile), superando sovente i limiti della decenza. Sono convinto che il fascino della femminilità si possa cogliere, senza alcun dubbio in modo migliore, senza superare quei limiti e, tanto per fare un esempio, farei sfilare le ragazze candidate al titolo di Miss Italia (o simili) più vestite di quanto non lo siano attualmente. Ovviamente, non prendo nemmeno in considerazione tanti programmi televisivi, film, riviste, blog ecc. ove il corpo della donna diviene oggetto di “mascolinità” più che soggetto di “femminilità”.

Saluti
Giorgio Della Rocca

Giorgio Israel ha detto...

In genere metto tutto, salvo gli insulti. È un messaggio pazzesco, certo. E alla fine per questo l'ho messo. Perché gente come lei si renda conto di quale insensibilità umana circola se uno può inviare un messaggio misto pornografico e pubblicitario dietro il resoconto di una tragedia. Mi fa piacere che qualcuno se ne sia accorto. Questo è il mondo in cui viviamo (che se fortunatamente non soltanto...).