Ci ha lasciato un grande esponente dell'ebraismo italiano ed europeo
In un periodo difficile per l’ebraismo europeo è ancor più dolorosa la
scomparsa di un suo esponente storico come Luciano Tas. La sua vita avventurosa
iniziò quando sedicenne sfuggì per le montagne in Svizzera dalle persecuzioni
razziali. Dopo la guerra tornò alla città natale di Genova e poi si trasferì a
Roma dal 1953 dove sviluppò un’intensa attività politica e giornalistica, anche
come principale redattore del mensile Shalom
diretto dalla moglie Lia Levi. Fu memorabile il suo impegno ventennale
nella lotta per i diritti degli ebrei sovietici, iniziato con un grande
convegno proprio in quella Bruxelles in cui è avvenuto il recente attentato
antisemita.
Il suo percorso politico era iniziato a sinistra ma egli era approdato a
una posizione sempre più critica del diffondersi in quell’area politica
dell’incomprensione nei confronti dei diritti dello stato d’Israele fino a
inquietanti manifestazioni di antisionismo. Nel condurre per tutta la vita la
lotta contro l’antisemitismo Luciano Tas non aveva mai assunto un atteggiamento
difensivo e chiuso: egli era profondamente consapevole del fatto che, per
rivendicare il carattere insostituibile della presenza dell’ebraismo nella
realtà europea, occorreva rifuggirne da ogni visione unilaterale. Era
profondamente legato alle tradizioni del popolo ebraico e sensibile all’istanza
religiosa, ma era animato da una visione laica che lo spinse, e sempre più
energicamente, a rigettare ogni forma di chiusura troppo ortodossa capace di emarginare
aspetti cruciali dell’apporto culturale ebraico. Poiché valorizzare la
ricchezza di questo apporto è l’unica risposta possibile al drammatico
tentativo di sradicare la presenza ebraica dalla realtà europea, la scomparsa
di una figura come la sua apre un vuoto doloroso, particolarmente per chi ha
collaborato per più di trent’anni con lui nel contesto di un’amicizia che
soltanto una profonda umanità come la sua poteva rendere tanto insostituibile.
(Il Messaggero, 28 maggio 2014)
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