e (faccio ammenda) dopo alcuni giorni è stata pubblicata, del che ringrazio il Corriere e ringrazio Di Paolo per il commento che ha voluto aggiungere:
Dell’ottimo articolo Di Paolo di Paolo sui test del
concorsone scolastico (Corriere della Sera, 17.12.12), condivido tutto, dal titolo “Facili o surreali. I
quesiti logici per tipi di sudoku”, al contenuto, eccetto l’affermazione che «i
test del governo tecnico… spostano l’asse un po’ a favore di menti matematiche,
allenate dai sudoku». Se vogliamo vincere l’analfabetismo matematico – questo non
viene sempre proposto come un obbiettivo vitale? – occorre superare per sempre
il luogo comune che la matematica sia enigmistica, roba da “brain trainer” e
neppure logica. La matematica è parte della cultura come la storia o la
filosofia e un vero matematico prova la stessa ripulsa di Di Paolo nei confronti
di questi test. La matematica usa un complesso di ragionamenti molto più vasti
e complessi delle deduzioni logico-formali. Il vizio dei test è che, da un lato,
appiattiscono tutto su una visione miserrima della logica e, dall’altro, esaltano
le capacità enigmistiche e nozionistiche dei concorrenti. Ma un buon
insegnante, anche di matematica, può essere un cattivo enigmista e il
nozionismo è una cosa pessima. Perciò quando il ministro dice che con questi
test ha selezionato chi ha capacità di sintesi e di logica commette un errore
di ragionamento e persino di logica: potrebbe aver eliminato i candidati
migliori a favore dei giocatori di sudoku e dei campioni di quiz-show.
Giorgio Israel
L'uso improprio che ho fatto del termine matematica dimostra quanto il professor Israel abbia ragione nel difendere questa vasta branca del sapere da accostamenti indebiti, da semplificazioni e da gerarchie "culturali" in Italia fin troppo, pericolosamente consolidate.
Paolo Di Paolo
Giorgio Israel
L'uso improprio che ho fatto del termine matematica dimostra quanto il professor Israel abbia ragione nel difendere questa vasta branca del sapere da accostamenti indebiti, da semplificazioni e da gerarchie "culturali" in Italia fin troppo, pericolosamente consolidate.
Paolo Di Paolo
9 commenti:
Ma suvvia! Era chiaro come il sole che questo test aveva come unico scopo quello di diminuire il numero di candidati per l'esame "vero". Ci sono riusciti? Direi di no, perche' se non ci sono risorse per gestire n candidati non ce ne sono nemmeno per n/2 o n/3. Si poteva magari organizzare lo stesso tipo di test (cioe' telematico con domande a risposta multipla), ma con quesiti piu' appropriati e pertinenti alle discipline delle varie classi di insegnamento e permettendo tempi piu' lunghi per dare le risposte, e poi ammettere all'esame "vero" un numero di candidati un po' superiore rispetto al numero di posti disponibili, magari il doppio o triplo (tanto, i posti disponibili sono pochi - nelle materie scientifiche nelle Marche zero alle superiori, otto alle medie inferiori!!).
En passant:
1) i quesiti di informatica penalizzavano fortemente gli utenti MacIntosh, tutte le domande vertevano su Windows o Unix o Linux. E chi ha passato un'intera vita sul Mac che deve fare?
2) Molti dei quesiti di inglese vertevano su frasi idiomatiche di scarsissimo uso, in 12 anni trascorsi in America molte di queste non le avevo MAI sentite !!
Cordialmente,
Lucio Demeio
Esatto: quesiti più pertinenti e appropriati. Perché invece così non si sa se la diminuzione del numero dei candidati sia stata fatta escludendo molti dei migliori. Tanto valeva fare una "decimazione" nello stile del maresciallo Cadorna... Conosco il caso di una persona che ha premuto inavvertitamente un tasto e gli si è chiuso il programma e non c'è stato verso di farselo riaprire, anche se il tempo non era scaduto... ed è passata per miracolo con 35 e mezzo...
Sulle assurdità, imprecisioni e bestialità varie presenti nei test di informatica si è ben espressa l'Associazione per il Software Libero, ma Profumo ha fatto orecchie da mercante:
http://www.softwarelibero.it/lettera-francesco-profumo
Ma anche sui quesiti di logica ci sarebbe molto da dire.
Una domanda assai frequente era infatti quella di completare correttamente una successione numerica.
Ad esempio: 42;86;74;32;?;?;22;66
Cosa vuol dire completare correttamente una successione? Dal punto di vista matematico la cosa non ha alcun senso. Una successione numerica infatti altro non è che una legge che ad ogni numero naturale associa uno ed un solo numero reale. Per cui, a meno che non sia specificato che la successione sia di un tipo particolare (cosa che però non avviene nei quesiti proposti dal Ministero), al posto dei punti interrogativi potrebbe essere inserito, CON UGUALE DIRITTO, qualunque numero reale.
E' evidente che la domanda invita il candidato a scoprire il giochino seguito da chi ha predisposto il test. Nel caso in oggetto infatti bisognerebbe rispondere "76; 64".
Ma per quale motivo però questa risposta dovrebbe essere più valida di qualunque altra?
Non esiste alcun motivo di tipo logico o matematico per giustificare ciò, visto che con uguale diritto chiunque potrebbe inventarsi dei giochini simili, magari meno intuitivi di quelli pensati dall'autore del test, ma comunque altrettanto validi. E comunque il generico riferimento al concetto matematico di successione impedisce che vi siano dei numeri, per così dire, privilegiati rispetto ad altri.
In conclusione un test siffatto è profondamente diseducativo, perchè si tratta di un elogio della ruffianeria. Si pretende infatti che il candidato non risponda in maniera logica, ma sia invece costretto (se vuole superare la prova) a cercare di capire come può aver ragionato un'altra persona, quasi che la risposta di quest'ultima sia davvero l'unica possibile.
Passiamo ad un' altra domanda.
"Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i termini dati: Telefoni, Telefoni Cellulari, Auricolari".
(Seguono una serie di diagrammi di Eulero-Venn).
La domanda, così come è formulata, è un'enorme bestialità.
Le relazioni di inclusione esistono fra insiemi, non certo fra i "termini"! Confondere un insieme con i suoi elementi è un errore concettuale piuttosto grave.
E' evidente che l'autore del test si riferisce all'"Insieme dei telefoni", all'"Insieme dei Telefoni Cellulari" e all'"Insieme delle auricolari" e fra questi viene richiesto di trovare le eventuali relazioni di inclusione. Ma fra quello che intende l'autore e quello che di fatto si chiede esiste una bella differenza!
Commento sacrosanto e interessante. Almeno, dalla risposta di Di Paolo, la mia letterina è servita a qualcosa. Ma non a sturare le orecchie da mercante del ministro...
Mi rendo conto che non è questa la sede per segnalare gli errori del test (che sono tanti!), ma credo che quest'esempio sia comunque significativo. La domanda (batteria 29 - n. 689) era:
Completare la frase in modo che le due proposizioni siano logicamente equivalenti. "Qualche uomo
di potere è corrotto"; "... gli uomini di potere sono corrotti".
A. Certamente la maggior parte tra.
B. Personalmente penso che.
C. Tutti.
D. Non tutti.
La risposta data per corretta è la D, peccato che la frase "Qualche uomo di potere è corrotto" non sia logicamente equivalente a "non tutti gli uomini di potere sono corrotti", bensì a "non tutti gli uomini di potere NON sono corrotti" (perché "qualche" deve essere inteso come "almeno uno", che non esclude affatto "tutti"). Ora, ma a che gioco stiamo giocando? Qui la logica non c'entra: per rispondere bisogna veramente entrare nella testa di chi prepara le domande!
E invece no. Mandate tutte le segnalazioni che volete. È bene che circolino e mi adopererò in tal senso.
Aggiungo che entrare nella testa di chi prepara le domande significa entrare in una testa che non conosce la logica e non sa ragionare. Ne consegue che chi risponde bene a siffatte domande, o è una persona che sa ragionare e ha capito il pasticcio e trova la via per venirne fuori (caso favorevole), oppure è ignorante e illogico come il preparatore delle domande e allora si è selezionato un pessimo insegnante.
Domanda 1300 - batteria 2 - "Se piove Filippo non utilizza il motoscafo". Se la precedente affermazione è vera, è anche vero che....
A. Filippo utilizza il motoscafo se non piove.
B. Filippo non utilizza il motoscafo solo quando piove.
C. Se Filippo non utilizza il motoscafo significa che piove.
D. Se piove Filippo utilizza sempre il motoscafo.
La risposta data per corretta è la A, ma lo sarebbe veramente qualora il SE venisse sostituito da SOLO SE: chi conosce la logica sa che la differenza è sostanziale!
Domanda 6291 - batteria 50 - Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i termini dati: Persone alte, Attori, Diplomati
(seguono i soliti diagrammi di Venn)
A parte il problema già segnalato da Capo Ispettore, quali sono esattamente gli elementi dell'insieme delle persone alte? Già se volessimo considerare le persone più alte, ad esempio, di 170 cm incontreremmo serie difficoltà nel costruirne l'insieme, dati i problemi pratici e teorici relativi al processo di misura, figuriamoci con una proprietà così vaga come "essere alto". Certo, poi uno riesce a intuire quale dovrebbe essere la risposta corretta (sempre nella mente dell'autore del test), ma non mi si venga a dire che questa è logica matematica!
Salve a tutti, buonasera professore.
Ho superato il test : non posso dire brillantemente, perchè non c'è valore a superare, sia pure abbondantemente sopra soglia, le idiozie che abbiamo dovuto subire, ma tant'è ...
Mi sono cimentato pochissimo con le famigerate "batterie" rilasciate in rete, forse da casa non saranno state più di cinque o sei, perchè, non appena ho visto quanto fossero insulse ed avvilenti, ho preferito impiegare il mio tempo in maniera migliore.
Non so, dunque, a quale batteria appartenesse la domanda che riporto.
Tuttavia mi è rimasta impressa benissimo una che mi è capitata proprio in sede di quiz: si chiedeva quale fosse l' "estensione" di un tipo di file compresso; seguivano quattro "estensioni", di cui due, notoriamente, non attribuibili a files compressi. Le restanti due riguardavano il formato "zip" e quello "jpg".
Mi scuso qualora la domanda di cui parlo fosse stata già discussa nel link segnalato da "Capo Ispettore"; ora , innanzitutto, è sbagliato dare un valore informatico fondamentale ed universale alle "estensioni" dei nomi di file, perchè tali "estensioni" sono tipiche dei sistemi operativi DOS/WIN, mentre in altri, ad esempio Unix/Linux, come è noto, vengono interpretate come semplici caratteri costituenti in toto il filename, senza alcun particolare valore.
Evidentemente l'autore della scemenza di questa domanda, non ha che una scarsissima e superficiale conoscenza informatica.
Quindi la rozzezza del test sta proprio, come ben stigmatizzato da Lei professore e da altri in questo articolo, nel costringere il candidato ad entrare nella testa (ad essere cattivi "mal fatta", ma io vorrei essere buono e dire "mal riempita" ) dell'estensore del quiz.
La cosa è ancor più grave, perchè, trattandosi non di cultura ma di becero nozionismo -questo si, becero, la cultura è fatta anche di nozioni, ma questi quiz hanno un valore culturale quasi nullo- e trattandosi di selezione degli insegnanti è veramente avvilente "uniformare" i liberi pensieri delle persone.
Infine, e qui sta un errore tanto grossolano quanto inaccettabile, ANCHE a limitarsi al sistema operativo Windows, ENTRAMBE le estensioni caratterizzano due codifiche compresse: il formato "zip" è una compressione senza perdita di dati, mentre il "jpg", come i suoi derivati "mp3/mp4" per i files audio, una compressione con perdita di dati (mediante algoritmi basati sulla decomposizioni in funzioni "wavelet", decomposizione che ha qualcosa in comune con le eleganti decomposizioni tipo quelle di Fourier).
Tecnicamente, dunque, entrambe le risposte erano corrette; naturalmente ho pensato che nella mente ignorante del "quizzarolo", la risposta corretta fosse il formato "zip"... che tristezza ...
Cordiali ed affettuosi saluti,
Francesco M. Valeriani
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