lunedì 17 dicembre 2012

Sul "concorsone" per la scuola

http://video.ilmessaggero.it/index.jsp?videoId=1793&idSezione=13

3 commenti:

Dina Moro ha detto...

Gentile Professor Israel
io sono tra quei precari che, pur lavorando nella scuola da ormai 11 anni, mi sono rifiutata di sottrarre ai miei studenti una mattina di lavoro per sprecare il mio tempo per giocare con quiz assurdi, stanca di tutte le troppe prese in giro che ho visto succedersi sotto i miei occhi in questi anni, e che sono la vera causa della mia mancata stabilizzazione. Io mi chiedo: non sarebbe ora che il nostro lavoro venisse valutato, e quindi valorizzato? Si venga a vedere come lavoriamo, si entri nelle classi e si verifichino realmente la nostra preparazione, le nostre capacità e la nostra attitudine a ricoprire l'importante ruolo di insegnanti ed educatori. Si preferisconi i quizzetti da gioco in scatola? Io questa la chiamo paura.

Giorgio Israel ha detto...

Magari fosse paura... È una miscela di prepotenza, di idiozia e di arroganza da tecnocrati.

Dina Moro ha detto...

Temo proprio che sia così.
E questa pericolosa miscela sta assestando colpi letali al nostro sistema scolastico, e al futuro del paese.

Approfitto di questo commento per correggere una svista in quello che precede: per errore devo infatti aver cancellato una riga. La frase avrebbe dovuto essere:
"io sono tra quei precari che, pur lavorando nella scuola da ormai 11 anni, non si sono iscritti. Infatti mi sono rifiutata di sottrarre ai miei studenti una mattina di lavoro.."
e non quella che si legge.